Non è passato molto tempo dall’ultima volta che abbiamo sentito parlare di strani glitch presenti e sfruttabili, nel peggiore dei modi, sui titoli di prima generazione, ricordate? Forse, quindi, non vi renderà molto felici sapere che con la notizia di oggi prosegue il “ciclo horror” dedicato a Pokémon Rosso e Blu, dal momento che un giocatore sembra essere riuscito a creare un virus in grado di infettare gravemente i titoli in questione. Ma chissà, magari potreste anche ricredervi dopo aver letto questo articolo!
Per quanto possa sicuramente essere un fatto più che positivo e motivo di grande orgoglio per il team Nintendo, sembra comunque assurdo pensare che, a distanza di ben ventuno anni dall’uscita della prima generazione Pokémon in Giappone, ancora tantissimi utenti, provenienti da tutto il mondo, si divertano a giocare con i primi capitoli della saga. Non è mai così assurdo come pensare, però, che ci sia ancora qualcuno che si diverta a manipolare i dati di gioco e a scoprirne eventuali bug e glitch, dando vita processi che possono risultare piuttosto dannosi per i file salvati all’interno della cartuccia dei poveri utenti ignari di tutto.
Questo è più o meno ciò che ha fatto MrCheeze, un giocatore che ha realizzato e postato un video su YouTube, e nel quale mostra come sia stato capace di creare, proprio sui titoli Pokémon Rosso e Blu, un virus in grado di infettare ogni giocatore con il quale entra in contatto.
Ma bando alle ciance, perché diamo subito un’occhiata insieme a quanto spiegato dall’utente in questione? Tenete bene presente prima di far partire il video, però, che nella finestra che mostra Pokémon Rosso si trova il virus salvato (ma sicuramente ve ne accorgerete anche da soli, per via di alcuni strani numeri sparsi per la schermata), mentre in quella di Pokémon Blu è possibile vedere gli effetti della contaminazione:
Specificando che non si tratta di un virus vero e proprio, se non per il mezzo e per il processo tramite i quali infetta e si diffonde da giocatore a giocatore, MrCheeze ricorda che questo non è un sistema che danneggia gravemente i file di gioco nella cartuccia o presenti sul Nintendo 3DS, tanto che è possibile persino usare la Banca Pokémon per trasferire i mostriciattoli ottenuti con questo scaltro sistema. Per far tornare tutto alla normalità, infatti, basterà semplicemente ricominciare una nuova partita.
Più nello specifico, riassumendo brevemente quanto spiegato attentamente nel video, più che di virus si tratta di un file che viene salvato all’interno dei propri file data e che, essendo in grado di auto-replicarsi e di clonarsi, contagia e si innesta nei file degli avversari con i quali entriamo in contatto tramite il Cavo Game Link. Il funzionamento di ciò sembra apparentemente semplice: quando si effettua uno scambio al Club via Cavo, ogni gioco invia un blocco di dati all’ utente che è dall’altra parte della connessione. Ogni blocco contiene il nome del giocatore, la lista dei Pokémon presenti in squadra (terminanti ognuno con FF) e alcuni più specifici dati riguardanti i componenti della squadra.
Al momento dello scambio dati, ogni gioco legge e “scrive” i nomi dei Pokémon di entrambe le squadre, ma se la sopracitata terminazione manca anche in una sola delle liste, il gioco la sovrascriverà con alcuni parti random della RAM. Quando nel video vediamo Pokémon Blu ricevere i file corrotti da Pokémon Rosso, avviene il passaggio all’uso della RAM tramite il quale Blu raccoglie i file di Rosso, in un processo che porterà il primo a richiedere ulteriori e continui dati da parte del secondo, fino a sovrascrivere completamente i suoi dati con quelli di quest’ultimo. Come è possibile osservare dal video, inoltre, una volta completata la contaminazione, entrambi i giocatori saranno catapultati in un Centro Pokémon fittizio, creato dal glicht, e potranno usufruire entrambi degli effetti del virus.
Se si apre lo zaino, ad esempio, è possibile trovare lo strumento 8F: usandolo, è possibile accedere ad un programma custom creato proprio da MrCheeze, in modo da poter modificare liberamente i file dei Pokémon presenti in un box specifico del PC: in poche parole, diventa possibile modificare i nostri amati mostriciattoli secondo quello che più ci interessa (interagendo quindi con le mosse, la natura, gli EVs…) scorrendo semplicemente il numero selezionato nelle varie colonne presenti nella schermata.
Come già accennato, è possibile persino esportare questi Pokémon modificati nella Banca Pokémon, e trasferirli anche su Pokémon Sole e Luna – anche se tutte le eventuali modifiche considerate “illegali” verranno comunque annullate durante il processo di trasferimento sui server della banca.
Come fosse una sorta di Pokérus reale, se l’utente “appestato” continua a giocare contro qualcun altro, la persona con la quale avrà a che fare sarà anch’essa inevitabilmente infettata dal virus. Il tutto funziona quindi proprio come una sorta di epidemia, ed ha effetti concreti sia sui titoli per Virtual Console, sia sulla cartuccia fisica – ad esclusione sempre e comunque di Pokémon Giallo, che ancora ne sembrerebbe immune.
Viene da sé considerare, dunque, che giocare partite tranquille ai titoli di prima generazione, col tempo, potrebbe diventare abbastanza difficile e perché no, persino rischioso. Confidiamo quindi nella buona coscienza di tutti i giocatori, che evitino di disturbare l’esperienza di gioco a chi, piuttosto, preferisce godersi la prima generazione in una nostalgica quiete ritagliata dalla routine quotidiana.
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