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La Biblioteca dell”Antico Chateau: La vera storia di Kanto.

L’Antico Chateau è luogo ricco di mistero: strane presenze, rumori inquietanti ed una biblioteca che raccoglie i più bizzarri tomi sulle leggende e sui più ignoti segreti Pokémon. Cosa è stato nascosto alle menti di ogni giovane allenatore? *Un libro si muove quasi come se avesse una vita propria..* *Mostra una pagina, quasi invitandoci a […]

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L’Antico Chateau è luogo ricco di mistero: strane presenze, rumori inquietanti ed una biblioteca che raccoglie i più bizzarri tomi sulle leggende e sui più ignoti segreti Pokémon. Cosa è stato nascosto alle menti di ogni giovane allenatore?
*Un libro si muove quasi come se avesse una vita propria..*

*Mostra una pagina, quasi invitandoci a leggerla..*
Interessante… Oggi leggeremo della …

Vera storia di Kanto.

Introduzione.

Tutto ciò che si racconta sulla regione di Kanto è una menzogna. Tutte le conoscenze che sono ritenute ormai acquisite in materia di Pokémon non sono che una modifica sostanziale della realtà dei fatti. Non sempre la storia viene tramandata con onestà, non sempre gli errori ed orrori del passato si conservano ai posteri. Ma in questo tomo è raccolta tutta la verità.

Capitolo I – L’origine di Rosso e Blu.

Dopo aver concluso il suo lavoro al progetto di clonazione di Mewtwo, il Professor Oak continuò le sue ricerche, facendo numerosi esperimenti bioingegneristici nel tentativo di creare un clone umano. Nel suo primo tentativo andato a buon fine, il Professore utilizzò un laser con lunghezza d’onda di 650 nanometri. Il risultato fu un soggetto fisicamente simile ad un essere umano, ma privo di qualsivoglia tipo di emozione.

Il Professor Oak fece quindi un secondo tentativo usando, diversamente dall’esperimento precedente, un laser con lunghezza d’onda pari a 475 nanometri. Il risultato ottenuto fu più accurato: l’essere era molto più ‘umano’ rispetto al precedente e sarebbe potuto benissimo essere scambiato per un ragazzo normale, forse solo un po’ irruento.

Il primo clone venne impiantato nel corpo di una giovane donna che viveva a Biancavilla. Invece, il secondo fu sviluppato interamente in laboratorio.

I soggetti vennero chiamati ‘Rosso’ e ‘Blu’ dal colore dei laser che furono utilizzati per la loro creazione.

Dopo il parto, la neomadre chiese espressamente di poter crescere Rosso da sé. Il Professor Oak non potè rifiutare, e decise di puntare tutto su Blu crescendolo come proprio nipote.

Capitolo II – Funzionamento delle Pokéball.

Una Pokéball emette una radiazione di intensità proporzionale alla massa del Pokémon che contiene. La quantità di radiazioni che il corpo di un allenatore può assorbire senza rischiare effetti secondari è a sua volta proporzionale alla sua massa. Questo spiega il motivo per il quale molti giovani allenatori come i Bulli o le Pupe possiedono dei Pokémon di scarso peso, come Rattata o Jigglypuff, mentre i Pokémon più pesanti, come i Geodude e gli Onix, appartengono ai più muscolosi e massicci Avventurieri. Ovviamente, le radiazioni delle varie Pokéball si sommano, per questo motivo la maggior parte delle persone non riesce a portare con sé più di tre o quattro Pokémon per volta. I Capipalestra, non dovendo viaggiare e spostarsi con le loro Pokéball, non hanno bisogno di portare i propri Pokémon costantemente con sé e per questo riescono ad usarne fino a cinque. Rosso e Blu, essendo stati creati in laboratorio, hanno delle potenzialità in più rispetto ad un qualsiasi normale essere umano e possiedono la forza necessaria a trasportare fino a sei Pokémon per volta.

Capitolo III – Acquisizione dell’esperienza.

Quando un Pokémon viene mandato in campo, una scarica di adrenalina viene rilasciata all’interno del suo corpo, dandogli delle particolari capacità come il poter sprigionare fiamme o il poter liberare elettricità. Quando accade, il Pokémon emana una grandissima quantità di radiazioni. Durante la lotta, la scarica di adrenalina li rende anche suscettibili alle radiazioni emanate dal Pokémon avversario. Queste radiazioni incentivano delle mutazioni genetiche nei Pokémon, e l’intensità di queste dipende dalla forza dell’avversario. Combattendo contro un Pokémon molto abile, una gran quantità di radiazioni verrà rilasciata e il proprio Pokémon sarà più facilmente soggetto a delle mutazioni visibili. Avversari deboli, invece, hanno il minimo impatto sullo sviluppo delle abilità del Pokémon.

Queste mutazioni solitamente ne aumentano la potenza, e talvolta si manifestano tramite capacità o tecniche apprese. Per esempio, Bulbasaur potrebbe sviluppare alcune liane, imparando quindi ad usare la mossa Frustata. Alcune rare volte, la mutazione è drastica: il Pokémon muta totalmente aspetto fisico (altresì conosciuta come Evoluzione).

Nonostante l”aumentare di livello’ sia il metodo naturale con cui un Pokémon evolve o apprende nuove abilità, esistono alcuni stimolanti artificiali che possono essere utilizzati per migliorare le capacità combattive di un Pokémon. Si potrebbero definirle come ‘droghe per stimolare la crescita’, ma il termine ufficiale è Macchine Tecniche. Allo stesso modo le Pietre Evolutive non sono altro che un intenso concentrato di prodotti chimici che causano mutazioni evolutive di alcuni Pokémon.

Capitolo IV – Gli imperatori di Kanto.

La regione di Kanto viene governata da quattro imperatori, i Superquattro. Il governo è essenzialmente basato sul modello del sistema feudale, con vassalli locali residenti in ‘Palestre’ e circondati da apprendisti/adepti fedeli.

I Superquattro sono perfettamente consapevoli della possibilità che un allenatore potrebbe far crescere i propri Pokémon fino ad un livello maggiore dei loro stessi. Per prevenire la possibilità che qualcuno possa dar vita ad una sanguinolenta rivolta, hanno sapientamente reso ‘aperta’ la propria casta: chiunque si mostri capace di batterli, ottiene il loro stesso titolo onorifico. Molti allenatori hanno sempre sognato di poter diventare governanti della regione, ma solo in pochi possiedono la capacità necessaria anche solo per riuscire a battere le prime palestre.

Capitolo V – Rosso, il campione despota.

Dopo aver battuto i Superquattro, Rosso ne diventò il capo. Tuttavia, essendo privo di emozioni umane, si rivelò totalmente inadatto a ricoprire quel ruolo. Rosso divenne un despota e un malcontento generale si diffuse presso tutta la regione di Kanto. Sotto il suo comando le abilità dei Superquattro cominciarono lentamente a scemare. Rosso fu tanto non curante delle ribellioni che dilagavano nell’intera regione di Kanto quanto preoccupato per il calare delle proprie abilità da allenatore; pertanto decise di partire per il Monte Argento, con l’obiettivo di intraprendere un lungo e duro allenamento. Mentre il potere dei Superquattro andava affievolendosi, i Capipalestra contemporaneamente crescevano di forza ed ambizione. Teoricamente, Rosso sarebbe stato l’unico allenatore in grado di tener testa ad ognuno di loro, ma nel momento in cui partì per il Monte Argento, i Capipalestra realizzarono di poter ambire ad una vera e propria rivoluzione. Lorelei ed Agatha vennero dichiarate come disperse, pur se più plausibilmente furono uccise. A Bruno, il più buono dei Superquattro, venne data la possibilità di restare a Kanto. Tuttavia, i Capipalestra non riuscirono in alcun modo a sconfiggere i potenti draghi di Lance, il quale pose dunque termine alle ostilità ed alla rivolta. Successivamente i Capipalestra riconobbero Lance come campione della lega, a patto che questo avesse accettato di inserire uno dei loro uomini, Koga, tra i suoi Superquattro; quest’ultimo venne sostituito dalla figlia Nina nel ruolo di sovrano di Fucsiapoli. Intanto, Rosso continuò l’allenamento presso il Monte Argento. Rimase in isolamento per tre lunghi anni, dopo i quali ricevette la sua prima ed unica visita: un giovane ragazzo di nome Oro.

*Il libro si chiude e ritorna tra gli scaffali della libreria..*

Vanillite: “Questa era in assoluto una delle storie più avvincenti sulle verità nascoste del mondo Pokémon. “

Chaos: “Concordo con te.. se fosse tutto vero però, questo farebbe di Oro il nuovo re della regione di Kanto.”

Ken: “Io credo che invece ci siano solo scrittori con troppa fantasia. Andiamo.. le radiazioni, le mutazioni, i tiranni.. non possono che essere frutto d’invenzione. Non è vero Cydonia?”

Cydonia: “…”

Ken: “Ehm.. non è vero Cydonia?”

Cydonia: “…”

Ken: “Diamine, rispondimi!”

Cydonia: “Ken, non disturbarmi. Sto cercando di sentirmi Rosso, oggi.”

Ken: “Oh, scusa Cydo. Allora noi andiamo, ci vediamo tra tre anni!”

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