Redazione
Mai come in questo periodo gli amanti del mondo Pokémon stanno vivendo un periodo d’oro, tra l’attesa per l’ottava generazione dei mostriciattoli tascabili, l’offerta ludica crescente di Pokémon GO (a proposito, siete pronti per affrontare Deoxys Forma Difesa nei Raid EX?) e le nostalgiche scorribande nella Kanto ridisegnata di Let’s Go Pikachu ed Eevee.
Parlando del titolo per Nintendo Switch, quest’oggi vogliamo proporvi una curiosità che riguarda Meltan, il Pokémon misterioso di tipo Acciaio annunciato ufficialmente il 25 settembre 2018 e introdotto per la prima volta proprio in Let’s Go: per i pochi che non lo conoscessero, si tratta di una creatura dalla testa a forma di gigantesco bullone esagonale collegata a un corpo d’acciaio fluido, pressoché identico a quello di Ditto. Al centro del dado dorato ruota una singola pupilla nera, mentre all’estremità della massa corporea si trova un filo di rame tagliato.
Il design del Pokémon può essere accostato a quello delle due mascotte delle Olimpiadi estive di Londra 2012: Wenlock e Mandeville, dedicate rispettivamente ai giochi olimpici e alle relative Paralimpiadi.
Vale la pena spendere qualche parola sulla morfologia di queste creature immaginate dall’estro della Iris Design Agency. Secondo quanto riportato sul sito del Comitato Olimpico Internazionale, le due mascotte sono state realizzate con l’acciaio dell’ultima trave maestra dello stadio olimpico di Londra. Oltre alla materia, Wenlock e Mandeville (nomi che derivano dalla cittadina di Much Wenlock nello Shropshire e dallo Stoke Mandeville Hospital di Aylesbury, nel Buckinghamshire) condividono con Meltan la peculiarità di possedere un “occhio” solo: si tratta, nel caso delle mascotte, di una telecamera che registra tutto quel che vede. Tenuto conto di ciò, potrebbe esistere un parallelismo tra il Pokémon e i personaggi olimpionici anche sul piano caratteriale: Meltan, infatti, viene descritto come «curioso», «molto espressivo» e che «mostra interesse per ogni cosa», enfatizzando il ruolo di un occhio così appariscente.
È interessante infine notare una certa corrispondenza cromatica tra il Pokémon Bullone e Wenlock, entrambi caratterizzati da una livrea grigia e arancione (laddove non è stato espressamente chiarito il significato delle striature della mascotte di Londra); mentre la testa di Meltan è leggermente più simile a quella, meno smussata, di Mandeville.
Vien da sé che quanto abbiamo detto finora è una semplice teoria: Game Freak non ha mai dichiarato di essersi ispirata al design di Wenlock e Mandeville per la realizzazione di Meltan, che condivide buona parte della sua struttura fisica con Ditto. Tuttavia, considerata anche l’ambientazione dei nuovi giochi Pokémon, con una Galar che richiama da più parti l’Inghilterra, è abbastanza chiaro che nell’ultimo periodo l’attenzione della compagnia si è concentrata su cultura e simbologia britanniche. Perché non pensare che nel simpatico occhione di Meltan, Pokémon di settima generazione, sia stata infusa un po’ della nuova atmosfera che respireremo a fine anno?
Si ringrazia Irene Incontrera per averci segnalato le possibili corrispondenze tra Meltan e le mascotte di Londra 2012.
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