Come forse già saprete, Braxton Burks è l’autore che si cela dietro lo spettacolare progetto Johto Legends, album che consiste in una rivisitazione orchestrale di tutte quelle canzoni che hanno colorato le avventure nella regione di Johto nel lontano 2001. Il disco è già disponibile in streaming sui noti servizi in abbonamento, ma è anche acquistabile in formato vinile, rilegato da una bellissima custodia dedicata.
Felicemente finanziato su Kickstarter da circa 1.000 sostenitori, e pubblicato poi sotto Materia Collective, il progetto nasce da un forte desiderio che il compositore ha maturato fin dalla sua infanzia, quando durante i suoi viaggi per andare a scuola accendeva orgogliosamente il Game Boy per giocare a Pokémon Cristallo.
Ma la passione per i videogiochi di Braxton Burks non si limita certamente ai mostriciattoli tascabili: il talentuoso compositore, infatti, è un assiduo fan del mondo videoludico in generale, e la sua grande competenza musicale l’ha portato anche a metter mano sugli arrangiamenti di The Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses, Destiny, Dragon Age, Tomb Raider e Minecraft.
Noi di Pokémon Millennium abbiamo avuto modo di intervistare Braxton Burks proprio di recente, e questo è quanto abbiamo scoperto sia di lui che sulla grandissima passione che nutre per il mondo musicale a tutto tondo, una passione che si fonde tra ricche e profonde composizioni strumentali e quelle iconiche OST a 8 o 16 bit di vario tipo.
Qual è stato il tuo primo contatto con il mondo dei Pokémon?
Beh, a differenza di tutti quei bambini del parco giochi della mia scuola, che giocavano febbrilmente alle carte collezionabili Pokémon e pure a Rosso e Blu, il mio ingresso nel mondo dei Pokémon è dovuto all’anime! All’epoca non avevamo la TV via cavo, quindi andavo spesso al Blockbuster locale per noleggiare una tonnellata di episodi Pokémon in VHS. Successivamente sono passato a giocare a Pokémon Cristallo sul Game Boy Color, e il resto è storia.
Quando ti è venuta l’idea di ri-orchestrare le colonne sonore di Pokémon? Raccontaci di più sulle origini di questo ambizioso progetto!
Sono sempre stato un grande fan delle musiche dei videogiochi e delle colonne sonore dei film, e spesso sognavo a occhi aperti su come sarebbe stata la musica dei Pokémon se fosse stata orchestrata da un famoso compositore come John Williams. Poi, intorno al 2010, mi sono imbattuto in un progetto chiamato Zelda Reorchestrated, gestito da alcuni appassionati delle musiche di The Legend of Zelda. Ascoltare i loro primi lavori, quelle trasposizioni delle musiche originali di Ocarina of Time e Twilight Princess in questi bellissimi arrangiamenti cinematografici, mi ha davvero ispirato a fare qualcosa di simile per i Pokémon!
Qual è la tua OST Pokémon preferita?
Questa è una domanda veramente crudele! Sono tutti così bravi, ahah. Scherzi a parte, direi che si tratta di un’indecisione traballante tra Rubino e Zaffiro, e Oro e Argento, ma credo che l’incertezza si basi su di un puro senso di nostalgia. Le colonne sonore dei giochi hanno tutte i loro meriti. Mi piacciono molto le OST dei primi giochi per via di quella strumentazione limitata che è riuscita a dar vita a qualche contrappunto folle e intricato, e a quei brani più innovativi ed eclettici presenti in titoli come Diamante e Perla. Ogni generazione ha così tanto da offrire.
Qual è stata la traccia più difficile da ri-orchestrare? E qual’è quello di cui sei maggiormente soddisfatto?
Ah beh, riorganizzare la Champion Battle di Oro e Argento è stato un lavoro molto complicato! È una delle theme più iconiche della storia dei videogiochi, a mio avviso, quindi escogitare un modo per mantenere intatto lo spirito dell’originale, e al contempo fare in modo di aumentare l’epicità della battaglia contro Rosso su Monte Argento, è stato super impegnativo. Per quanto riguarda la traccia di cui sono più soddisfatto, direi che la theme di Oro e Argento. Il mio barometro indica che un buon arrangiamento è quando mi commuovo o comincio a singhiozzare mentre ascolto nuovamente quel brano, e la Ending Theme di Johto Legends mi ha decisamente regalato quella sensazione. Di quella traccia ci sono anche delle ottime performance live, che la rendono ulteriormente la mia favorita più recente.
Stai attualmente lavorando ad eventuali altre versioni future di Pokémon?
Sì! È ancora in fase di perfezionamento, ma al momento sto lavorando a un album, ancora senza titolo, dedicato a Diamante e Perla; è un album che si focalizzerà sulle theme dei Pokémon del pantheon di Sinnoh, tra cui Dialga e Palkia, così come anche sulla musica che ruota intorno alla trama di Platino, il gioco della generazione Sinnoh per eccellenza. Questo è uno dei miei progetti più ambiziosi, in quanto implica un’orchestrazione più epica rispetto alle mie precedenti produzioni – volta a catturare l’estrema importanza dell’influenza dei Pokémon leggendari.
Quali sono i tuoi progetti musicali non Pokémon?
Proprio al momento ho una marea di tracce musicali e di idee per vari EP che fluttuano nel mio cervello (così come pure sul disco rigido del computer), ma ancora non ho deciso cosa potrei farci. Un’idea che ho in mente è quella di scrivere una colonna sonora per la campagna D&D che attualmente sto portando avanti nel tempo libero insieme ai miei amici, e di orchestrare le theme dei personaggi, così come le musiche generali, per alcuni altri RPG.
Quali sono i tuoi artisti preferiti? Chi ti ispira di più?
Il mio artista preferito di tutti i tempi è probabilmente il celebre Joe Hisaishi di Studio Ghibli, poi John Williams, Yoko Shimomura, Nobuo Uematsu e Koji Kondo – le loro melodie e quell’orchestrazione colorata mi ispirano un sacco. Certo, adoro anche Junichi Masuda, Go Ichinose, Shota Kageyama e gli altri compositori di GAME FREAK! Sono loro in buona sostanza coloro che hanno scritto la colonna sonora della mia infanzia.
Chiudiamo il nostro Q & A con una domanda sempreverde: qual è il tuo Pokémon preferito? Perché?
Questa è sempre stata una domanda difficile per me in passato, ma penso che ora potrei ripondere Charizard! Adoro l’idea di volare sulla schiena di un grande e vecchio Charizard, chessò, per andarci al supermercato o qualcosa del genere. Sarebbe anche il miglior compagno di campeggio. È fondamentalmente un falò ambulante, può sbruciacchiare i marshmallows per farci i dolcetti, e usare le sue ali per proteggermi dal freddo!
Segnaliamo che la versione originale in lingua inglese dell’intervista al mirabile Braxton Burks è disponibile a questo link.
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