Un nuovo strumento a disposizione dei giocatori competitivi, dAItto è il progetto tutto italiano che mira a realizzare un’intelligenza artificiale realmente competitiva per i videogiochi Pokémon. Grazie a un’intervista rilasciata dai creatori di questa IA a Parliamo di Videogiochi, possiamo approfondire la questione.
Penso abbiate tutti colto l’etimologia del nome che collega il Pokémon Mutante, Ditto, alla sigla AI (Artificial Intelligence). Ci teniamo a presentarvi i creatori, nonché sviluppatori, Emanuele e Massimiliano, due ragazzi di Roma, laureati in Fisica e appassionati di programmazione.
Proprio da questa passione e dall’interesse sviluppato da questi due ragazzi nei confronti dell’intelligenza artificiale di Google, nasce il progetto che tenta di emularla. Il campo di applicazione doveva all’inizio riguardare i giochi di carte, ma la complessità di esecuzione e la popolarità del brand nipponico hanno portato gli sviluppatori a vertere verso il competitivo di Pokémon.
Scelta che si è però rivelata altrettanto ostica:
“Ci siamo completamente dimenticati – confidano i creatori di dAItto a Parliamo di Videogiochi – che si trattasse sì di un gioco a turni, ma in contemporanea. Prevedere le scelte dell’avversario e tutte le evoluzioni del gioco diventa quindi ancora più difficile, senza dimenticare che i giochi in simultanea non garantiscono il soddisfacimento dell’Equilibrio di Nash.”
Lo sviluppo è durato circa 8 mesi, passando da un primo prototipo in Python all’ultima versione in C++. Entrambi, inoltre, ci tengono a ricordare il fatto che siano i primi ad implementare un adattamento degli algoritmi del Metodo Monte Carlo in una tecnologia del genere.
Le regole sono semplici: il giocatore potrà affrontare l’intelligenza artificiale più difficile mai vista in Pokémon con un team casualmente scelto e uguale a quello dell’avversario. In futuro si vuole integrare la possibilità di scegliere il team, sia per l’utente che per l’IA. Sono attualmente presenti tutti i Pokémon di prima generazione, incluse le Forme Alola.
Diamo un’occhiata al funzionamento di dAItto nel video-dimostrazione di Th3 R3al Khaos:
L’ispirazione? Gli scacchi! Così spiega Massimiliano a Parliamo di Videogiochi:
“Gli scacchisti sono stati i primi a rendersi conto dell’importanza di un’IA competitiva per allenarsi e migliorare. Sempre gli scacchi hanno dimostrato, tra l’altro, che un’intelligenza artificiale avanzata può anche superare le abilità di un essere umano. Nell’ambito gaming, un’IA particolarmente evoluta può non solo aiutare i pro player ad allenarsi, ma anche a capire e correggere eventuali sbilanciamenti di gioco in tempi estremamente più brevi. Ciò che un umano capta in 100 partite, con un’IA lo capteresti in 10”.
Ma questo è solo l’inizio! L’obbiettivo è adattare questa nuova IA ad altri campi, nonché altri videogiochi. Si invitano perciò gli sviluppatori e programmatori di giochi di qualunque genere, interessati a testare un’intelligenza artificiale di questo tipo, a contattare il team tramite la pagina Facebook di dAItto o inviando una mail a daitto.ai@gmail.com.
Data la sempre maggiore attenzione verso il mondo competitivo Pokémon, ci teniamo ad augurare il meglio agli ideatori di questo progetto e speriamo di poter presto provare in prima persona dAItto per darvi le nostre prime impressioni!
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