Ieri si è conclusa l’asta, organizzata dalla Heritage Auction, dove è stato venduto l’unico prototipo della Nintendo Playstation ad un vero e proprio prezzo record per una prodotto videoludico.
Questa piattaforma nacque da una collaborazione, mai andata in porto, tra Sony e Nintendo all’inizio degli anni novanta. Questo esperimento, consiste in uno SNES fuso a un lettore CD-ROM realizzato da Sony.
Il possessore della console era Terry Diebold, il quale la comprò nel 2009 a un’asta fallimentare. Dopo averla esibita in diverse mostre dedicate ai videogiochi, ha deciso, infine, di mettere all’asta la Nintendo Playstation nel febbraio del 2020 presso la Heritage Auction.
Fin dall’apertura dell’asta il suo valore iniziò a lievitare in poco tempo, tanto da raggiungere un ipotetico prezzo di vendita di 420 mila dollari, a causa di una tassa in vigore sulla sua cessione.
Il prezzo finale, anche se ammonta a meno rispetto a quanto ipotizzato, rimane molto alto per un oggetto del genere, infatti la console è stata venduta per 360 mila dollari. A causa di ciò, questo prototipo, è diventato il cimelio videoludico più costoso che sia mai stato venduto nella storia, assieme alla prima copia di Super Mario Bros, venduta un anno fa, per 100 mila dollari.
Non si sa chi sia il fortunato che si è aggiudicato la console poiché l’acquirente è rimasto anonimo, in base a quanto è stato detto dalla casa d’aste.
Tuttavia, tra i vari contendenti per la Nintendo Playstation vi era il fondatore di Oculus Rift: Palmer Luckey, il quale aveva espresso, sul suo profilo Twitter, la volontà di acquistarla per preservare la storia dei videogiochi. Che sia lui il fortunato ad essersi aggiudicato la console? Per ora non ci è dato saperlo.
Pensavate che questa piattaforma sarebbe stata in grado di raggiungere un valore così alto?
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