Dopo la notizia sul presunto attentato che due giovani ragazzi avevano intenzione di compiere ai Campionati Mondiali Pokémon di Boston, nella giornata di martedì 1 settembre 2015 il giudice Thomas Horgan si è pronunciato in merito al comportamento di James Stumbo e di Kevin Norton.
I due uomini, accusati di possesso illegale di armi da fuoco e di pubblicazione di minacce online, rimarranno in galera per almeno quattro mesi. Il giudice, infatti, ha respinto ogni argomento proposto dagli avvocati dei due giovani, negando a questi ultimi il rilascio su cauzione.
L’avvocato di Stumbo, Steven Goldwyn, contrario alla decisione del giudice e riguardo le presunte minacce online, ha affermato:”È solo il modo in cui i giovani d’oggi parlano tra loro“. Thomas Horgan, tuttavia, non poteva ignorare le due armi da fuoco, un coltello da caccia e centinaia di munizioni ritrovate dalla polizia all’interno del veicolo utilizzato dai due malintenzionati. “Quelle non erano semplici discussioni tra ragazzini“, ha dichiarato.
Nemmeno le parole dell’avvocato di Norton, John O’Neill, hanno convinto il giudice. Nonostante il difensore abbia fatto notare la buona condotta di Kevin, che pare abbia collaborato con gli agenti della polizia, mostrando loro le armi da fuoco senza tentare la fuga, Thomas Horgan ha comunque affermato che i due rappresentano un serio pericolo per i cittadini.
Da sinistra: Kevin Norton, John O’Neill, James Stumbo e Steven Goldwyn.
L’assistente del procuratore distrettuale Joseph Janezic ha aggiunto:”Dopo la diffusione delle minacce online, i due ragazzi hanno guidato più di 25 ore per raggiungere Boston. È uno scenario del tutto diverso da una semplice pubblicazione di parole poco piacevoli su Internet, via Facebook o Twitter che sia. James e Kevin avevano le armi a portata di mano, avrebbero potuto compiere una strage in qualsiasi momento“.
Inoltre, Goldwyn ha annunciato che ha intenzione di presentare una mozione per respingere le accuse. Il giudice ha fissato l’udienza per il 24 settembre 2015.
Sebbene l’accusa principale dei due malintenzionati sia quella del possesso illegale di armi e munizioni, la polizia locale continuerà le indagini per verificare se si trattava di “bullismo online” o di un tentato incidente di massa. Restiamo dunque in attesa del giudizio definitivo.
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