Sakurai svela le qualità che deve avere un bravo Game Director

Nell’ultimo numero di Famitsu, una rivista giapponese di videogiochi, il creatore delle serie Kirby e Super Smash Bros Masahiro Sakurai espone i suoi pensieri su quali abilità siano necessarie per essere un bravo Game Director.

Sakurai comincia dicendo che è una domanda che gli viene chiesta spesso, solitamente accompagnata da “se volessi creare dei giochi, che percorso di studi dovrei seguire?”; e sottolinea che, in mancanza di esperienza nella creazione di giochi, questa è una delle domande più importanti e frequenti.

Interrogato su qual è l’elemento più importante per un buon Director, Sakurai risponde “la sensibilità“, definita da lui stesso come la capacità di anticipare qualcosa che non può essere fisicamente visto, o un pensiero che non si trova in prima linea nella mente.
Ovviamente, riconosce che anche avere un piano dettagliato, la capacità di trasmettere idee, l’essere pronti a lavorare in squadra, il giudizio e la competenza in negoziazione e comunicazione siano abilità importanti.
Tuttavia, Sakurai crede che queste ultime possano essere imparate con tempo ed esperienza, mentre la sensibilità è innata e non può essere insegnata: è impossibile imparare una personalità.

Lavorando e comunicando con altri Game Directors, Sakurai dice che non c’è un tratto che tutti possiedono; ma condividono una grande sensibilità.
È importante che un buon Director sia in grado di restare concentrato anche quando viene distratto e tirato da più direzioni: non basta che si limiti a indicare le aree che hanno bisogno di essere migliorate, ma dare priorità e ottimizzarle da sé, se possibile.
Occorre andare oltre aridi algoritmi e calcoli aritmetici, e concentrarsi su quegli aspetti che rendono un gioco divertente.

Sakurai torna a sottolineare come, in tutto questo, la base su cui costruire dev’essere la sensibilità del Game Director.
Infine, Sakurai spiega come migliorare la propria sensibilità, diventando acutamente consapevole di ciò che è divertente e crea sentimenti positivi, oltre a comprendere i propri meriti.

FONTE: Twitter