La saggezza di Sakurai: “Rendere le cose più semplici non significa farle più facili nei giochi competitivi”

Masashiro Sakurai ha rilasciato un’intervista, nella quale ha parlato di competitivo – focalizzandosi su Super Smash Bros. Ultimate – e su come rendere più agevoli tale tipologia di giochi.

Nello specifico si è focalizzato sui titoli picchiaduro, che in buona parte dei casi risultano essere assai ostici per i nuovi giocatori. A riguardo ha parlato della possibilità di semplificare i comandi: non a caso, in questa tipologia di giochi, si devono imparare una moltitudine di combinazioni, al fine di rendere la vita al proprio avversario assai ostica. Per quanto tale ipotesi possa sembrare fattibile, per Sakurai non lo è siccome le possibilità di poter ribaltare la partita diminuirebbero drasticamente. Soprattutto per i neofiti.

Per spiegarsi meglio, il padre del picchiaduro di punta della grande N ha fatto un semplice esempio: se all’interno di un gioco ci fosse solo ed esclusivamente una mossa, le combo utilizzabili sarebbero pochissime. Pertanto, verrebbero usate solo le stesse e basterebbe imparare a padroneggiare queste, per poter sempre vincere. Dunque, sempre coloro che sono alle prime armi, ne risentirebbero e avrebbero un’esperienza con il gioco non molto felice. Successivamente ha anche detto che, a lungo andare, un videogioco del genere diventerebbe particolarmente ridondante e noioso.

In conclusione, si è espresso sull’online di Super Smash Bros. dicendo che è stata un’aggiunta non voluta, ma dettata dai tempi attuali che prediligono il multigiocatore in quasi ogni singolo gioco (basti pensare a The Last of Us Parte I). Per Sakurai Smash dovrebbe essere giocato alla vecchia maniera, ovvero assieme ai propri amici in schermo condiviso o in LAN locale. Tuttavia, visto l’evolversi del mondo videoludico, il noto gamedesigner ha abbandonato tale idea.