Maria Enrica
Mentre alcuni amanti dei mostriciattoli tascabili ne disegnano di originali, come progetti fan made, l’informatico Max Woolf si fa aiutare dall’intelligenza artificiale per ottenere un risultato simile. Dopo avere ideato oltre 250 Pokémon, l’esperto si è concentrato su Pikachu, pensando tante versioni distinte della celebre icona del media franchise.
Il bot programmato da Woolf consente di generare autonomamente dei contenuti dopo avergli impartito delle direttive. Invero, la tecnica d’intelligenza artificiale utilizzata è quella del machine learning, grazie alla quale il bot impara a eseguire dei compiti in autonomia, dopo avergli mostrato moltissimi esempi degli stessi. Precedentemente, l’informatico ha infatti elargito al software immagini di ogni Pokémon ufficiale che sia mai esistito per poi chiedergli di creare una serie di Pokémon credibili. Stavolta, l’attenzione è stata tutta data al Pokémon Topo e, con una sola immagine, ne sono venute fuori versioni inedite e particolari.
Il bot ha preso ispirazione – volendo usare un termine attinente alla sfera umana – dall’immagine di Pikachu per crearne delle trasposizioni a volte deformi, alcune più plausibili. Basti notare il mostriciattolo a tre occhi, o altri le cui proporzioni paiono distorte. Le creazioni di Max Woolf si trovano sul suo account Twitter, attraverso il quale ha condiviso varie immagini.
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!