Page Boy, l’accessorio Nintendo mai uscito per Game Boy Color

Nel corso del tempo, Nintendo ha prodotto svariate espansioni hardware per le sue piattaforme, basti citare la stampante o la camera per il Game Boy Color. A quanto pare, proprio questo ultimo avrebbe potuto tramutarsi in una sorta di antesignano dello smartphone, grazie a un accessorio che non ha mai visto la luce.

A raccontare la storia del Page Boy è stato Liam Robertson del canale DidYouKnowGaming? attraverso il suo ultimo video. Non essendo riuscito a portare nei negozi il WorkBoy, lo studio inglese Source Research and Development decise di ritentare con una nuova periferica. Era il 1999 e l’inventore Eddie Gil presentò alla grande N il progetto che avrebbe aggiunto varie funzioni inedite al Game Boy Color.

Il Page Boy avrebbe permesso ai giocatori di mandare messaggi, e-mail e fotografie ad altri utenti. Non solo, questo avrebbe consentito loro di navigare in internet, con un motore di ricerca a tema Super Mario per leggere le ultime novità di Nintendo Power, consultare le notizie dal mondo, i risultati sportivi e le previsioni del tempo. Ciò sarebbe stato possibile grazie alla tecnologia delle onde radio, già utilizzate dalla maggior parte dei cercapersone (chiamati “pager”) del tempo, da cui prese il nome Page Boy.

Non solo, tale add-on prevedeva la Game Boy Live TV, una funzione per vedere informazioni sui prodotti in arrivo, in tempo reale. Stando a Robertson, durante una riunione nel 1999 avvenne una valutazione interna per decidere se produrre o meno il prodotto. I dirigenti di Nintendo parevano entusiasti e considerarono l’avvio della produzione per anni. Tuttavia, nel luglio 2002 si decise di cancellare il progetto, poiché le infrastrutture del periodo in fatto di comunicazione via radio erano limitate, pertanto la commercializzazione non avrebbe mai dato grandi profitti.

Risulta interessante notare come, già prima del nuovo millennio, esistesse l’idea di promuovere i videogiochi attraverso lo streaming. Volendo viaggiare con la mente, potrebbe trattarsi del progenitore del Nintendo Direct.