Davide Negri
Giugno non ha quasi neanche fatto in tempo ad arrivare che l’estesa e appassionata schiera di fan dei mostriciattoli tascabili è stata scossa dal lancio del secondo trailer di Pokémon Scarlatto e Violetto. Le immagini mostrate all’interno del video non hanno solo suscitato interesse nel pubblico affamato di nuove rivelazioni sui due giochi, ma hanno anche dato modo ai tanti artisti disseminati per il mondo di scatenare la loro fantasia e il loro talento, mostrandoci per esempio come sarebbero i Pokémon svelati nel trailer se abitassero un mondo in 2D.
Uno degli artisti che prendiamo in considerazione in questa sede è una nostra vecchia conoscenza, che aveva utilizzato la grafica del Game Boy Color per riproporre alcune sequenze dei giochi ambientati nella regione di Galar. Sulla scia di quanto già fatto in precedenza, sindorman questa volta ha preso il modello 3D di tre inediti Pokémon appena presentati e li ha ridisegnati, utilizzando appunto lo stile e le logiche dei giochi di seconda generazione. Per esempio, come si può vedere meglio qui sotto scorrendo le immagini, il nuovo arrivato Lechonk è presentato in una veste diversa e decisamente retrò in quanto, grazie all’artista norvegese, ora anche lui può vantare uno sprite che non stonerebbe in mezzo a quello delle altre creature di Pokémon Oro e Argento, dato che i design dei mostriciattoli presenti in questi giochi non erano troppo complessi.
Questa sorte non è ovviamente toccata solo al Pokémon Maialino: infatti, anche Smoliv e Pawmi sono stati rappresentati con la pixel art, sempre durante un combattimento contro il nostro avatar, il quale, vista la grafica, si è imbattuto in queste creature mentre camminava nell’erba alta. Tra l’altro, anche l’avatar in questione ha subito uno balzo generazionale a ritroso, in quanto, visto il cappello e i colori, è quello femminile di Pokémon Scarlatto.
Anche i due nuovissimi e coloratissimi leggendari di nona generazione hanno perso una dimensione, e questa volta il colpevole è PkScept. L’artista spagnolo, al contrario del suo collega, non è però tornato troppo indietro nel tempo, in quanto per ridisegnare Koraidon e Miraidon ha rispolverato lo stile utilizzato per i giochi di quinta generazione. Nonostante questa nuova ma al tempo stesso vecchia veste, è innegabile che i due nuovi Pokémon, che prestano la loro immagine per la copertina dei giochi, continuino a risultare imponenti e affascinanti.
Gli anni passano, la tecnologia progredisce e il numero di generazioni, e conseguentemente di mostriciattoli tascabili, cresce sempre più. Nonostante l’inevitabile progresso, che colpisce anche l’artwork di quest’ultimi, i disegni che donano il 2D e i pixel ai Pokémon più recenti sono sempre ben accolti e fortemente apprezzati dai fan, sinonimo, forse, del desiderio da parte dei giocatori di poter in qualche modo rivivere momenti e periodi più spensierati della loro vita.
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