Non è un mistero che le nostre vite siano diventate esponenzialmente più agevoli grazie all’avvento dei servizi di consegne online. Le comodità che questi garantiscono ci permettono infatti di risparmiare spesso sia tempo sia denaro. Capita, tuttavia, che le spedizioni non vengano sempre effettuate in maniera impeccabile, come nel caso di questa copia originale di Pokémon Giallo inspiegabilmente distrutta.
La sfortunata vicenda è stata raccontata da Stephen Kick, direttore generale di Nightdive Studios, sul proprio profilo Twitter. Il gioco in questione, acquistato da un amico di Kick, era stato anche gradato e sigillato dalla WataGames, azienda specializzata nella gradazione di videogiochi.
Pare che ad aver ridotto in un tale stato la pregiata copia ci abbia pensato un controllo piuttosto aggressivo effettuato dalla dogana statunitense. Questa tipologia di controlli non rappresenta certo una novità per il mondo collezionistico, che si è purtroppo abituato a queste tristi eventualità.
Dato il prezzo d’acquisto che caratterizza i pezzi da collezione più rari, le dogane svolgono spesso dei minuziosi controlli per verificare che all’interno dei pacchi spediti non vi sia nulla di illegale. Nel caso documentato da Stephen Kick sembra però che gli agenti non avessero alcun idea riguardo al valore dell’oggetto che stessero maneggiando, tanto da distruggerlo.
L’ormai distrutta copia di Pokémon Giallo, originariamente gradata e sigillata, in seguito a questo sfortunato evento ha chiaramente perso ogni valore commerciale. La speranza diffusa tra il mondo collezionistico, ormai scottato da questo tipo di episodi, é quella che si possa porre finalmente fine all’infausta distruzione di prezioso materiale da collezione.
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💬 Ultimi commenti su questa notizia
Lyndon
Dispiace anche un po' per il dipendente delle poste che non è tenuto a sapere il valore di ogni oggetto, ed adesso si troverà sicuramente nei casini. È il regolamento che andrebbe visto meglio probabilmente
Woolcloud
Mai data risposta più giusta.
E se odiassero i Pokémon? Non avranno resistito a quella copia e puf, distrutta. Che omicidio perfetto mon ami, ma non è quello che cerchiamo... Un controllo troppo aggressivo, come se ne vedono ogni giorno...
Ho appena capito che leggere gialli fa male
Soprattutto Agatha Christie...
Green
Forse sono stufi di vedere quel topo giallo? Non oso immaginare cosa avrebbero fatto a Charizard...
Carl-J90
Comprendo che il lavoro della dogana è quello anche di fare controlli antidroga o materiali illegali, ma da inesperto mi chiedo due cose:
1) Non esiste un procedimento standard o comunque specifiche per effettuare questo tipo di controlli su materiale di valore come questo? Possibile che per controllare qualcosa debbano distruggerla(o quasi)?
è un pò come se per controllarmi l'auto in uno di questi controlli me la smontassero pezzo per pezzo per poi, se non trovano nulla, restituirmi il tutto inutilizzabile.
Nel caso specifico della news non esisteva proprio modo di aprire il tutto senza comprometterne lo stato(non parlo della gradazione collezionistica, ma proprio della confezione in cartone e della custodia protettiva)?
2) Chi si ritrova tra le mani un oggetto di valore o meno, di sua proprietà, distrutto o reso inutilizzabile da un controllo aggressivo della dogana, se non sono stati riscontrati illeciti o materiale/contenuto non illegale, oltre alla richiesta di un risarcimento non può esporre un qualche tipo di denuncia.
Ok, per l'amor di Dio, gli agenti stanno facendo il loro lavoro, ma se mi ritrovo un qualcosa ridotto a brandelli dopo un controllo troppo aggressivo vorrei per lo meno la possibilità di rivalermi in qualche modo in tribunale, soprattutto se non ho infranto alcuna legge o alcun regolamento aeroportuale/doganale interno alla struttura!
Penso che se gli agenti debbano avere il dovere di svolgere il proprio lavoro contando su diritti e tutele che li proteggano in caso di disagi di sorta o simili, anche i privati viaggiatori dovrebbero avere il diritto di poter ottenere risarcimenti e rimborsi o, per lo meno, oggetti di proprietà integri e funzionanti dopo un controllo di routine o approfondito.
So che probabilmente la cosa è un pò guidata e gonfiata, ma ricordo che in un programma televisivo basato proprio sui controlli doganali negli aeroporti sparsi per il mondo, un agente diceva che durante gli anni passati a svolgere il proprio lavoro aveva imparato e interiorizzato una regola non scritta: gli oggetti che controllano rappresentano delle persone e in quanto proprietà privata vanno trattati con rispetto e tatto, anche durante gli interventi da effettuarsi in brevi periodi di tempo e in modo approfondito.
Penso, in pratica, che, da una parte, gli agenti doganali debbano aver modo di svolgere il loro lavoro per il bene della comunità, ma, allo stesso tempo, penso che gli individui debbano avere la sicurezza, nel caso non abbiano commesso atti illeciti o illegali di sorta, di non subire un danno materiale che potrebbe arrecare loro eventuali disagi o problemi di sorta.
Aiolia
semplice, perché non hanno sbagliato, è il loro lavoro. pensa se ci fosse stata della droga dentro o qualche batterio
Luky96
Mi sembra piuttosto semplice come soluzione, chi sbaglia paga. Se al lavoro sbaglio, pago, perché loro no?
Franzini
Noooo che peccato