Vista l’enorme fama acquisita con il passare degli anni, il franchise Pokémon ha subito nel corso della propria esistenza moltissime denunce e azioni legali. Tra le controversie più note in cui i mostriciattoli tascabili sono stati coinvolti possiamo sicuramente trovare quelle concernenti il satanismo, il razzismo e lo schiavismo animale. Sorprendentemente, il caso di oggi non riguarda nulla di tutto ciò: anche se può sembrare un pesce d’aprile organizzato in ritardo, l’accusa che sta impegnando gli uffici legali di The Pokémon Company in questo momento arriva dalla Monster Energy, nota azienda produttrice di bibite energetiche.
Stando a quanto riportato dall’azienda giapponese Automaton, il fulcro delle accuse riguarderebbe l’utilizzo illecito della parola “Monster” all’interno di prodotti non collegati alle bevande energetiche, che secondo i produttori possono provocare confusione ai consumatori. La formulazione di queste denunce, le quali vengono sempre respinte dai tribunali, fanno parte di una strategia che mira alla protezione del marchio utilizzata ormai da anni da parte della Monster Energy.
Inoltre, sembra che l’accusa non si limiti esclusivamente a Pokémon: altre aziende come Capcom hanno ricevuto una denuncia simile a causa del nome di un proprio prodotto, in questo caso per via di Monster Hunter. Come già detto, non è la prima volta che la Monster Energy intraprende delle azioni legali per difendere il proprio nome, specialmente nel mondo videoludico, ambito in cui ha dei legami molto stretti.
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