Secondo un giornalista The Pokémon Company sta riflettendo sulle critiche

Recentemente The Pokémon Company si trova al centro dell’attenzione mediatica, istigata dai fan a reagire al fenomeno di Palworld che tanto sta facendo parlare di se. Ma non è l’unico motivo per cui, negli ultimi giorni, si sta parlando della compagnia. Il giornalista Andy Robinson, infatti, sulla sua pagina Twitter ha esposto la sua teoria secondo cui The Pokémon Company ha preso molto seriamente le critiche a se rivolte da parte del pubblico a causa della qualità degli ultimi giochi del brand.

Lo stato in cui sono usciti Pokémon Scarlatto e Violetto ormai più di un anno fa lasciano poco spazio per dibattere su questo problema. È evidente come da un po’ di anni le produzioni Game Freak pecchino sia di qualità tecnica che di qualità artistica. Già Pokémon Spada e Scudo mostravano le loro grandi problematiche con dei percorsi estremamente lineari, le Terre Selvagge molto spoglie, un comparto tecnico povero e delle meccaniche di gioco che alla loro ottava iterazione mostravano un grande bisogno di cambiamenti, soprattutto se comparati ad altri grandi giochi che girano sulla stessa console.

Con la nona generazione il team ha mostrato la volontà di rinfrescare i suoi prodotti, ma questo tentativo è stato certamente compromesso dalla grande mole di problemi tecnici con cui uscivano i giochi e che non è migliorato con gli aggiornamenti pubblicati o con il DLC “Il tesoro dell’Area Zero“. Di contro a questi aspetti c’è la sicurezza di una compagnia che sa che in ogni caso riporterà delle cifre di vendite estremamente alte, grazie a dei fan molto fedeli o agli utenti più casual ignari della situazione del brand. Di fronte a una serie che per ogni nuovo capitolo pubblicato stabilisce un nuovo record di vendite, quali sono le speranze concrete?

La possibilità concreta che The Pokémon Company stia prendendo sul serio le critiche, e arrivati a questo punto non potrebbe fare diversamente, lascia un margine di speranza per i fan più appassionati ma anche più delusi del brand. Che questo si traduca in un semplice miglioramento tecnico o anche in un miglioramento artistico e di meccaniche solo il tempo potrà dirlo.