Pikachu potrebbe diventare un’icona famosa come Topolino!

Topolino è senza ombra di dubbio un’icona degli anni ’90 e nel tempo è riuscito a diventare il protagonista di fumetti, cartoni animati, film, videogiochi e la sua sagoma raffigurante tre cerchi leggermente sovrapposti, è divenuta riconoscibile a tutti.

Ma, da vent’anni a questa parte, c’è un altro personaggio che potrebbe detronizzare, come icona, il topo antropomorfo creato da Walt Disney ben 88 anni fa e questo è Pikachu.

Anche il simpaticissimo topo elettrico, come la controparte americana, è stato protagonista di giochi che hanno venduto centinaia di milioni di copie in tutto il mondo, è parte di un gioco di carte collezionabili che ha venduto decine di miliardi di carte, è protagonista di una serie di cartoni animati che dura da quasi novecento episodi ed è apparso in tutti i diciannove film Pokémon.

Ciò che lo differenzia da altri personaggi che sono apparsi nel tempo, è la stabilità con il quale resta ancora amato e riconosciuto da adulti e bambini. Quello dei Pokémon non è stato un fenomeno passeggero come i Beyblade, i Gormiti o i Transformers ma è e sarà un’icona anche negli anni che verranno e, non a caso, la sagoma di Pikachu è stata scelta come logo del ventennale della serie.

Il dott. Arnold Blumberg, esperto della cultura pop e docente all’Università di Baltimora, ha dichiarato al TIME qualche anno fa: “Ci sono tantissime persone che hanno inserito Pikachu in una lista dei personaggi più iconici e riconoscibili e, la cosa interessante, è che è nato solo negli anni ’90“.

Pikachu, quindi, in un quinto del periodo che ha stabilizzato Topolino come icona pop, è riuscito a raggiungere lo stesso traguardo del topo americano: è diventato riconoscibile anche a chi non ha mai giocato un titolo della serie, a chi non ha mai guardato un episodio dell’anime o un film in cui appariva e a chi non ha mai acquistato una bustina del gioco di carte collezionabili.

Ma cos’è che ha portato così in alto Pikachu in così poco tempo? La sola saturazione del mercato non può essere il solo fattore determinante e, infatti, ancora il dott. Blumberg spiega: “Essere teneri non fa male e poi c’è la semplicità di un personaggio che si esprime soltanto scandendo il proprio nome“.

Blumberg ha detto, inoltre, che è proprio la semplicità ad essere un filo che accomuna tutte le icone che sono apparse negli anni. Il design di Topolino e di Pikachu è molto semplice e sono riconoscibili entrambi dalle grandi orecchie, rispettivamente, circolari e a punta. Ma il più grande problema di un simbolo è restare costante nel tempo nonostante i cambi della cultura e delle tendenze.

Secondo Rob Weiner, bibliotecario presso la Texas Tech University: “Una band come i Rolling Stones, o un personaggio come James Bond, o una creatura immaginaria, come Dracula, o un concetto come lo zombie, o un personaggio dei fumetti come Batman o Superman, o un gioco come il calcio sono tutti iconici perché essi stessi sono parte della nostra cultura popolare in un modo che trascende le tendenze, la storia e l’età“.

Topolino può aver avuto un vantaggio diversi decenni su Pikachu, ma se Pikachu è stato in grado di realizzare ciò che ha in un breve lasso di tempo, Blumberg non esclude la possibilità che un giorno potrebbe essere più potente del personaggio Disney.

“Icone della cultura pop tendono ad essere personaggi che ti catturano quando sei bambino e che porti con te per il resto della vita“, ha detto Blumberg. “Per questo motivo le persone che hanno reso Pikachu un’icona sono i ragazzi che sono si sono imbattuti nel topo elettrico negli anni ’90 e sono anche le persone che saranno fondamentali nel rendere Pikachu un’icona che durerà per decenni“.