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Conosciamo Al Kahn, l’uomo che ha fatto diventare Pokémon un fenomeno mondiale!

Articolo dedicato ad Al Kahn, figura poco conosciuta ma senza la quale il mondo dei Pokémon, così come lo conosciamo ora, non sarebbe esistito in Occidente.

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   · 4 min lettura Mondo
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Prendendo spunto dall’articolo pubblicato dal Washington Post qualche giorno fa, oggi spenderemo ben volentieri qualche parola su una figura molto importante,  senza la quale probabilmente il mondo dei Pokémon, così come lo conosciamo attualmente, non sarebbe stato veramente apprezzato anche nella nostra porzione di mondo occidentale. Figura che sicuramente non tutti conoscono e che, anche per questo, viene lasciata piuttosto in disparte dal quel giro di successo che il brand dei mostriciattoli tascabili ha avuto finora. Stiamo parlando di Al Kahn, l’uomo che ha fatto diventare i Pokémon un vero e proprio fenomeno mondiale.

4kids-entertainment-logo Tornando indietro nel tempo di appena “qualche” anno, 4Kids Entertainment giocava un ruolo molto importante per la distribuzione del brand Pokémon al di fuori del Giappone. In particolare, Alfred Robert Kahn, il CEO della compagnia, in carica dal 1991 al 2011, giocò un ruolo fondamentale per lo sviluppo orginario di questa contemporanea mania complusiva e virale, che ha ormai  raggiunto ogni singolo angolo del globo tramite Pokémon GO.

Erano gli anni ’90 quando Al Kahn decise di partire per un viaggio nel paese nipponico, il paese delle meraviglie, luogo in cui scoprì nuovi brand interessanti ed inciampò “casualmente” in questo particolare franchise di proprietà della Nintendo, nel quale decise di investire idee, energie e denaro, proponendosi di importare il marchio, ora con il nome di Pokémon, anche in Occidente.

Kahn sentiva che questo investimento sarebbe potuto diventare un successo internazionale, e decise così di impegnarsi per ottenere i diritti per il gioco e per l’anime al di fuori dell’Asia, concessione che riuscì a far sua offrendo una notevole somma di denaro. Nella terra madre, il marchio era conosciuto come Pocket Monsters, ma Kahn sosteneva che il nome fosse decisamente poco adatto per il mercato nostrano, tanto che cercò insistentemente qualcosa che desse l’idea più di “giapponese” – così come ha confessato lui stesso al Washington Post – e optò, dunque, per il nome che ben tutti oggi conosciamo.

Al Kahn

Con l’avvento della serie animata nei paesi occidentali, scattò però anche un processo di trasformazione che provocò alcune modifiche necessarie. “Ci sono alcune cose da ragazzi in Giappone, che però non piacciono al di fuori del Giappone“, afferma Kahn. E anche se alcune modifiche sono state ritenute insensate e controverse, si è pensato comunque che fossero quasi una scelta obbligata, per far sì che la serie potesse meglio adattarsi al target di spettatori statunitensi, con gusti, metalità e background diversi, ovviamente, da quelli orientali. Anche quegli elementi intesi come riferimenti alla storia giapponese, ai costumi e al cibo vennero conseguentemente e  sensibilmente modificati.

La vita, la lunga vita dell’animazione che ha portato intere generazioni di ragazzini ad avvicinarsi al marchio e che ha successivamente spalancato le porte del successo al gioco di carte, ai gadget a tema e, ovviamente, anche ai videogiochi, non fu affatto facile e priva di ostacoli; almeno in America.

Inizialmente, infatti, le stazioni televisive erano riluttanti all’idea della messa in onda della serie Pokémon. Ciò non ha comunque fermato Kahn, che nel 1999 riuscì a vendere il brand in un mercato composto da circa 200 emittenti televisive negli Stati Uniti, ed in pochissimo tempo, per giunta. Molte di queste emittenti, però, che avevano pianificato di trasmettere il programma alle 6 del mattino, si resero conto ben presto che i bambini cominciavano a svegliarsi prima pur di non perdersi nemmeno una puntata. Ed in effetti, si riscontrarono casi sempre più frequenti in cui l’audience era molto più alto in quella fascia oraria che in quella tipica del “dopo-scuola”.

E allora si cominciava a realizzare, inevitabilmente, che i Pokémon stavano sempre più velocemente scalando la vetta del successo, e non a caso, a riguardo, Kahn conclude:

I giochi di carte hanno iniziato a vendere da matti, e la fama del brand ha iniziato davvero ad ingigantirsi. Prima che ci rendessimo conto di essere nel bel mezzo del successo, in mezzo al casino – cavolo! Siamo sommersi. Era – ed è – una delle cose più emozionanti con cui abbia mai avuto a che fare.

Kahn non è più coinvolto con il brand Pokémon, ma il fruttuoso successo del franchise, che ha perspicacemente importato, continua ancora oggi. E continua anche a gonfie vele, dal momento che il marchio si sta rivitalizzando non poco con l’avvento dell’innovativamente virale Pokémon GO, del quale Kahn stesso sembra essere molto entusiasta. Nonostante non sia più all’interno del giro di Nintendo e The Pokémon Company, infatti, sembra comunque apprezzare il loro operato attuale, i loro traguardi e tutti i loro incredibili successi ottenuti a livello mondiale. Successi dei quali, a modo suo, ha posto le basi in Occidente già diversi anni fa.

 

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1 ora fa, Eltirat ha scritto:

Il lavoro fatto da Al Kahn per moltissime serie importate è allucinante e, @HypnoticSoul, dopo aver letto tutti gli elogi nell'articolo ci sta che qualcuno spieghi l'altra faccia della medaglia subito nei commenti e non solo nella sezione Manga, dove probabilmente non tutti quelli che leggono le notizie vanno sempre. 

Elogiare Al Khan per aver fatto qualcosa di buono, ignorando tutti gli errori da lui commessi, è un errore perché dai una impressione sbagliata di una persona: non per fare paragoni azzardati, ma se io raccontassi ad un ignorante in materia di come Mussolini abbia riformato la scuola, probabilmente gli batterebbe le mani e lo osannerebbe, mentre potrebbe cambiare idea se iniziassi a parlargli anche dell'alleanza con Hitler. 

Per quanto i toni a volte siano stati un po' troppo duri, sono contento della discussione creatasi qui, perché invoglia ad informarsi maggiormente. 

 

Capisco cosa intendi, e ti do ragione, e sto parlando del fatto che proporre solo una faccia della medaglia potrebbe dare luce, per chi non è intenzionato ad informarsi ulteriormente nel privato, ad opinioni sommarie e riduttive.

Non mi sembra, comunque, di aver "elogiato" nessuno, mi sono semplicemente attenuta alla fonte originale - più che attendibile - ed ho raccontato quanto Kahn ha portato al marchio Pokémon, e a questo soltanto. 

Capisci bene che, anche solo per questo, non potrei parlar male di lui (a prescindere dal fatto che io non ho niente contro quest'uomo, ed ho smesso di prendermela con la censura selvaggia  da quando, con i mezzi attuali, abbiamo diversi trucchetti per ovviare al problema) anche per motivi di "visualizzazione", if you know what I mean. ;)

Comunque considera che con educazione, si può dire (quasi) tutto. Non è questione di opinioni giuste o sbagliate, ognuno la pensa come meglio crede e secondo il proprio punto di vista, ed è libero di esprimersi tranquillamente. Anzi, se ciò avvenisse sempre con toni pacifici (come nel tuo caso e in quello di altri utenti), lo scambio di argomentazioni diventerebbe molto interessante. Sia per chi partecipa, sia per chi ci legge soltanto. :D

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Il lavoro fatto da Al Kahn per moltissime serie importate è allucinante e, @HypnoticSoul, dopo aver letto tutti gli elogi nell'articolo ci sta che qualcuno spieghi l'altra faccia della medaglia subito nei commenti e non solo nella sezione Manga, dove probabilmente non tutti quelli che leggono le notizie vanno sempre. 

Elogiare Al Khan per aver fatto qualcosa di buono, ignorando tutti gli errori da lui commessi, è un errore perché dai una impressione sbagliata di una persona: non per fare paragoni azzardati, ma se io raccontassi ad un ignorante in materia di come Mussolini abbia riformato la scuola, probabilmente gli batterebbe le mani e lo osannerebbe, mentre potrebbe cambiare idea se iniziassi a parlargli anche dell'alleanza con Hitler. 

Per quanto i toni a volte siano stati un po' troppo duri, sono contento della discussione creatasi qui, perché invoglia ad informarsi maggiormente. 

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29 minuti fa, luxio369 ha scritto:

Forse è stato necessario per il successo del brand, forse sarebbe arrivato lo stesso, forse no, non possiamo saperlo. Certo è che quello che ha fatto quest'uomo con la sua azienda è stata una repressione culturale, sebbene in forma altamente minore, alla cultura nipponica, per questo secondo mio modestissimo parere non dovrebbe essere elogiato.

@Lief diceva chiaramente che: Una repressione culturale come quella che attuarono autocrati dittatori nazisti (Hitler con gli ebrei) [ed io aggiungerei anche i dittatori comunisti (Impero Russo e Cinese)] ovvio, rispetto ai sopracitati 4kids è una barzelletta, ma il principio è lo stesso. 

 

Concludendo, non credo che sia bello scrivere un plauso su una persona così equivoca da alcuni punti di vista, ma se il redattore lo ritiene opportuno, ben venga, personalmente prenderò l'articolo con le pinze ed andrò a ricercare anche l'altra faccia della medaglia.

 

Liberissimo di avere il tuo personale ed indiscutibile punto di vista. Proporre degli scambi d'opinione pacifici ed educati è sempre costruttivo e piacevole. :)

Io personalmente mi sono limitata a raccontare ciò che Kahn ha fatto per il marchio Pokémon, perché qui è di Pokémon che si parla. Quest'uomo è stato colui che ha importato il marchio in Occidente, e se abbiamo avuto modo di godere della serie animata in Italia è stato sostanzialmente merito suo, che piaccia o meno. Tutto quello che ha realizzato, perpetrato, durante la sua carica nella 4Kids, al di fuori di questo brand, non mi interessa in questo contesto. Perciò leggere parole di disgusto e cattiveria gratuita in un topic del genere, sinceramente, non lo ritengo corretto (e nemmeno educato, ma quello in qualsiasi altro contesto diverso da questo).

Spero tu capisca, dunque, anche il mio punto di vista. ^^

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Forse è stato necessario per il successo del brand, forse sarebbe arrivato lo stesso, forse no, non possiamo saperlo. Certo è che quello che ha fatto quest'uomo con la sua azienda è stata una repressione culturale, sebbene in forma altamente minore, alla cultura nipponica, per questo secondo mio modestissimo parere non dovrebbe essere elogiato.

@Lief diceva chiaramente che: Una repressione culturale come quella che attuarono autocrati dittatori nazisti (Hitler con gli ebrei) [ed io aggiungerei anche i dittatori comunisti (Impero Russo e Cinese)] ovvio, rispetto ai sopracitati 4kids è una barzelletta, ma il principio è lo stesso. 

 

Concludendo, non credo che sia bello scrivere un plauso su una persona così equivoca da alcuni punti di vista, ma se il redattore lo ritiene opportuno, ben venga, personalmente prenderò l'articolo con le pinze ed andrò a ricercare anche l'altra faccia della medaglia.

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@Lief No vabbè, paragonare un personaggio del calibro di Hitler con Al Kahn è quantomeno insensato, irrispettoso (paragonare le mostruosità di quell'uomo alla censura di un anime, che nel caso specifico di Pokémon si risolve in camuffare piatti tipici per hamburger, non sta né in cielo né in terra) e senza dubbio fuori luogo. 

Primo e ultimo avvertimento, basta flame e terrorismo da censura.

Se ti interessa questo tipo di argomento, e nello specifico di Al Kahn, sei libero di aprire una discussione nella sezione apposita, cercando sempre di contenerti con i toni e le espressioni. 

C'è tempo e luogo per ogni cosa. Ma non ora - o meglio, non qui.

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22 minuti fa, Lief ha scritto:

Non diciamo assurdità... passi per Pokemon....

ma le altre sono serie che hanno fatto storia.

In particolare Ken il guerriero (che non è una serie 4kids tra l'altro) è un capolavoro che nonostante io non l'abbia potuto vedere quand'ero bambino (perchè era ormai non più in onda) quindi nonostante io non sia accecato da alcuna nostalgia che ha lasciato un segno profondo.

È una serie che a quanto sembra non conosci e che ti consiglio di vedere.

 

One piece poi ha fatto storia, è la serie più venduta e seguita di sempre in tutto il mondo (ha superato anche dragonball)... l'autore è l'unico ancora in grado dopo così tanti capitoli di tenere il pubblico incollato alla sua opera. L'anime non è certamente un capolavoro ma solo negli ultimi tempi la qualità delle animazioni si è abbassata (con strategie per adattare un episodio ogni capitolo tramite lunghi riassunti e immagini a rallenti continue).

E anche questo in italia non è arrivato certamente con 4kids.

 

Finiamo con Yu-Gi-Oh, uno degli anime più innovativi e sottovalutati del mondo... partito come una serie horror alla dr.jekyll e mr.hyde dove ogni storia veniva usato un gioco diverso (Yu-Gi-Oh sta appunto per Re dei giochi)... si è pian piano trasformata in una serie di giochi di carte... sono state tratte due serie animate da Yu-Gi-Oh la cosidetta serie 0 (uscita solo in giappone) che ripercorre i primi 7 volumi del manga (assenti nell'anime successivo) dove i giochi di carte sono quasi assenti e l'anime che conosciamo.

Nonostante l'anime che conosciamo sia nato per far pubblicità al gioco di carte nella saga finale, come nel manga, i giochi di carte sono completamente assenti... inoltre se provassi a dare un'occhiata all'opera originale ti renderesti conto del perchè il lavoro 4kids ha reso quel che poteva essere un'opera, un anime mediocre.

 

In ogni caso posso pure essere d'accordo che definire capolavoro la serie di one piece o quella di yu-gi-oh sia soggettivo (non sono però d'accordo sul fatto che rovinare tali opere sia giusto), Yu-Gi-Oh manga è un capolavoro ma l'anime è in effetti nato sotto circostanze diverse.... l'anime di One Piece per quanto bello non mantiene l'alta qualità iniziale... ma Ken il Guerriero è oggettivamente un capolavoro riconosciuto universalmente come tale, un mondo simile è stato raggiunto solo nell'altro capolavoro (questa volta occidentale) chiamato Fallout 1 (che è un videogioco RPG).

Ma infatti ho detto che Ken il Guerriero è un capolavoro, per fortuna non rovinato da 4kids. Però One Piece può andare bene come Shonen, ma non è comunque un granché secondo la mia modesta opinione (e lo dico come persona che fino ad un anno fa era un fan) e Yu-Gi-Oh, non ho letto il manga, ma come Anime è terribile, a parer mio.

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2 ore fa, StabnShoot ha scritto:

Che poi, come se avesse rovinato chissà quale capolavoro come Ken il Guerriero. One Piece, Yugi-Oh e l'anime dei Pokémon rimangono serie di infima qualità anche senza le censure.

Non diciamo assurdità... passi per Pokemon....

ma le altre sono serie che hanno fatto storia.

In particolare Ken il guerriero (che non è una serie 4kids tra l'altro) è un capolavoro che nonostante io non l'abbia potuto vedere quand'ero bambino (perchè era ormai non più in onda) quindi nonostante io non sia accecato da alcuna nostalgia che ha lasciato un segno profondo.

È una serie che a quanto sembra non conosci e che ti consiglio di vedere.

 

One piece poi ha fatto storia, è la serie più venduta e seguita di sempre in tutto il mondo (ha superato anche dragonball)... l'autore è l'unico ancora in grado dopo così tanti capitoli di tenere il pubblico incollato alla sua opera. L'anime non è certamente un capolavoro ma solo negli ultimi tempi la qualità delle animazioni si è abbassata (con strategie per adattare un episodio ogni capitolo tramite lunghi riassunti e immagini a rallenti continue).

E anche questo in italia non è arrivato certamente con 4kids.

 

Finiamo con Yu-Gi-Oh, uno degli anime più innovativi e sottovalutati del mondo... partito come una serie horror alla dr.jekyll e mr.hyde dove ogni storia veniva usato un gioco diverso (Yu-Gi-Oh sta appunto per Re dei giochi)... si è pian piano trasformata in una serie di giochi di carte... sono state tratte due serie animate da Yu-Gi-Oh la cosidetta serie 0 (uscita solo in giappone) che ripercorre i primi 7 volumi del manga (assenti nell'anime successivo) dove i giochi di carte sono quasi assenti e l'anime che conosciamo.

Nonostante l'anime che conosciamo sia nato per far pubblicità al gioco di carte nella saga finale, come nel manga, i giochi di carte sono completamente assenti... inoltre se provassi a dare un'occhiata all'opera originale ti renderesti conto del perchè il lavoro 4kids ha reso quel che poteva essere un'opera, un anime mediocre.

 

In ogni caso posso pure essere d'accordo che definire capolavoro la serie di one piece o quella di yu-gi-oh sia soggettivo (non sono però d'accordo sul fatto che rovinare tali opere sia giusto), Yu-Gi-Oh manga è un capolavoro ma l'anime è in effetti nato sotto circostanze diverse.... l'anime di One Piece per quanto bello non mantiene l'alta qualità iniziale... ma Ken il Guerriero è oggettivamente un capolavoro riconosciuto universalmente come tale, un mondo simile è stato raggiunto solo nell'altro capolavoro (questa volta occidentale) chiamato Fallout 1 (che è un videogioco RPG).