In questi giorni sono circolate sul web notizie riguardanti un programma interno alla nota catena di videogiochi GameStop, dal nome “Cerchio della vita” (Circle of Life) che porterebbe i dipendenti a mentire ai propri clienti per poter ottenere determinate percentuali di vendita su certi prodotti.
Tale programma permetterebbe ai vari negozi di guadagnare percentuali precise in base ai pre-order, sottoscrizioni alle varie carte e alla vendita e il ritiro di giochi usati. Qualora ad esempio un negozio avesse una quota del 30% per quanto riguarda i giochi usati e vende titoli per un valore di 1000 dollari (pari a circa 930 euro), allora si dovranno ottenere almeno 300 dollari (pari a circa 280 euro) dalla vendita di prodotti usati.
Proprio poche ore fa si è voluto esprimere su tale questione il COO di GameStop Tony Bartel!
Il direttore operativo di GameStop ci ha tenuto a dire che il loro principale obiettivo è aiutare i clienti a ricevere i migliori consigli e ad offrire loro il prezzo più conveniente su ogni prodotto che viene venduto attraverso l’acquisto, la vendita, il pre-ordine e i punti fedeltà.
GameStop ci tiene che ogni cliente possa ottenere il prodotto e l’affare che è giusto per loro, sia che sia un gioco nuovo o usato, digitale o da collezione. Il programma “Cerchio della vita” rappresenta un fattore importante per il cliente.
Considerate questo: GameStop ha emesso circa 1 miliardo di dollari di credito attraverso il trade-in ai nostri clienti l’anno scorso. Nel 70% dei casi, tale credito è stato subito speso per nuovi prodotti.
Insomma, tale programma sarebbe più un bene che un male per i clienti di GameStop stando alle parole di Tony Bartel, che si è risentito molto delle accuse che sono circolate nel corse di questi giorni.
Voi cosa ne pensate di questo programma e di quanto affermato dal direttore operativo di GameStop?
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