Redazione
È passato più di un mese dal rilascio internazionale di The Legend of Zelda: Breath of the Wild su Nintendo Switch e Wii U e risulta ormai palese come il gioco sia un riuscitissimo esempio di un’avventura GDR ricca e soddisfacente, sotto tutti i punti di vista.
Ma, dopo l’innamoramento iniziale per il titolo, si possono notare diversi esempi di un’esperienza d’uso (User Experience, altrimenti detta “UX“), non proprio magistrale.
Andiamo dunque a individuare le criticità punto per punto, cercando, per quanto possibile, di trovare una soluzione per ogni problema che si è presentato.
1) RENDERE IL TASTO “PRENDI” INTERATTIVO
Uno degli elementi ai quali si ha maggiore difficoltà ad abituarsi, almeno durante prime ore di gioco, è la rottura delle armi. Nonostante questo problema si corregga da solo man mano che si ottiene un arsenale più resistente, rimane comunque frustrante dover aprire il menu e scartare una delle proprie armi ogni volta che ne troviamo una migliore con la quale sostituirla.
Nintendo avrebbe potuto provvedere a ciò trasformando il tasto “prendi” in “scambia” quando il nostro inventario fosse risultato pieno.
2) AGGIUNGERE UNA SCORCIATOIA PER IL CIBO
Data l’immensa dimensione della mappa, il tasto per richiamare a sé il proprio cavallo sembra superfluo. Spesso infatti la propria montatura sarà tanto distante da non poter rispondere al richiamo di Link. Sarebbe risultato più utile utilizzare tale tasto al fine di far apparire un menu che ci mostri immediatamente il cibo che abbiamo in inventario, ed eventualmente ci permetta di consumarlo.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild risulta parecchio più difficile rispetto ai titoli precedenti: un Lynel, per esempio, può spazzare metà della propria salute in un colpo solo. Dover mettere in pausa il gioco al fine di recuperare cuori interrompe l’azione e alla lunga può risultare tedioso.
3) VELOCIZZARE LA SELEZIONE DELLE RUNE
L’utilizzo delle rune (Stasys, Glacior, eccetera), per quanto di facile utilizzo durante i calmi e ragionati tempi degli enigmi nei sacrari, risulta difficoltoso durante le fasi concitate del combattimento.
Una buona idea sarebbe stata quella di permettere l’utilizzo dei tasti normalmente adibiti a scudo e spada per la selezione delle rune, per esempio tramite la pressione del dorsale sinistro, con la quale si potrebbero lancirare le rune al momento del rilascio del tasto.
4) AVVERTIRE CHE I BONUS NON SI SOMMANO TRA LORO
Abbiamo dovuto impararlo a nostre spese: i benefici collaterali dei cibi non si sommano tra di loro. Ciò vuol dire che, dopo aver consumato uno stufato che ci fornisca resistenza al freddo, tale effetto verrà sostituito da un incremento nella velocità qualora ne ingerissimo uno con quest’ultimo.
Nintendo avrebbe dovuto perlomeno avvertire il giocatore di questa evenienza, in modo da non far sprecare prezioso cibo.
5) MIGLIORARE L’ORDINE DELL’INVENTARIO
Il sistema che ci permette di riordinare il nostro inventario è terribile. Nel caso di cibi e ingredienti, alla pressione del tasto Y i nostri oggetti verranno riorganizzati secondo un ordine predefinito che è impossibile modificare e che li raggruppa per tipologia generale (piante, funghi, frutta, e così via).
Per quanto riguarda le armi risulta impossibile, ad esempio, ottenere una lista di quelle che siano più costose in modo da poterle rivendere in seguito. Un semplice miglioramento consisterebbe nel permettere la scelta di ordinare per valore, quantità numerica o, nel caso di armi e scudi, danno inflitto o parato.
In conclusione, i peccati commessi da The Legend of Zelda: Breath of the Wild riguardano principalmente una scarsa attenzione a dettagli minori che, sebbene di scarsa importanza all’inizio della propria avventura, appaiono sempre più evidenti con l’avanzare delle ore di gioco.
La serie, in ogni caso, ha affrontato un cambiamento drastico rispetto ai giochi precedenti, affrontando questa sfida quasi senza errori e questo rimane un dato estremamente positivo.
I piccoli errori commessi sono facilmente migliorabili da una patch futura, d’altronde Hyrule ha ancora molto da offrirci con i suoi due DLC promessi entro fine del 2017, quindi chissà che Nintendo non risponda realmente alle nostre richieste.
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