Negli Stati Uniti le scorte di amiibo sono sempre state molto scarse e con l’uscita di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, dove l’utilizzo di queste statuette è molto utile per sbloccare ricompense giornaliere, alcuni giocatori sono stati costretti a escogitare metodi alternativi per ottenere questi premi ed evitare di pagare cifre spropositate per queste statuette.
Uno dei metodi più utilizzati è quello di copiare i chip presenti nella base degli amiibo per poi inserirlo in comuni tessere NFC, la stessa tecnologia utilizzata dalle statuette di Nintendo, acquistabili a bassi prezzi in qualsiasi rivenditore di elettronica online.
Il problema è che da qualche settimana su eBay sono spuntate parecchie inserzioni in cui queste “Carte amiibo” vengono vendute in grosse quantità ad un prezzo molto più basso rispetto a quello delle statuette originali. Ovviamente le carte delle collezioni più rare, come quelle della serie di The Legend of Zelda, sono andate letteralmente a ruba.
Questa rivendita di carte non ufficiali può essere vista come una protesta nei confronti di Nintendo, che dopo 3 anni dall’uscita ancora non riesce a fornire scorte adeguate di amiibo nel Nord America.
In una recente intervista con Kotaku, uno di questi inserzionisti ha affermato che tutti coloro che come lui producono queste carte possano essere considerati come dei moderni Robin Hood: infatti, quasi come l’eroe delle leggende inglesi, forniscono ai giocatori che non possono permettersi di spendere cifre enormi per le statuette più rare, gli stessi benefici ma con un costo più accessibile.
Nintendo dopo le moltissime segnalazioni ha iniziato a contattare questi rivenditori per invitarli a cancellare le inserzioni il prima possibile, altrimenti avrebbe proceduto per vie legali a causa di un danneggiamento della proprietà intellettuale e, soprattutto, infrangimento di copyright.
Per ora su eBay e siti affini sono presenti ancora molti annunci di queste carte amiibo, anche se sono drasticamente calati negli ultimi giorni, e non si sa se l’azienda di Kyoto prenderà provvedimenti contro questi ultimi rivenditori che hanno addirittura iniziato a commerciare carte di alcune statuette non ancora rilasciate.
Tutta questa storia però è nata da un grave errore da parte della grande N: fornire amiibo in quantità limitata nel Nord America e i giocatori, piuttosto che rimanere senza, hanno deciso di “crearsi” le proprie statuette.
E voi, piuttosto di rimanere senza, avreste comprato queste carte per evitare di spendere più di 50$ per un qualsiasi amiibo?
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