Redazione
Bandai Namco, a pochi mesi dall’uscita di Dragon Ball Xenoverse 2 per Nintendo Switch, ha approfittato del palcoscenico mediatico dell’E3 2017 per annunciare un nuovo picchiaduro 2D competitivo dedicato ad una delle saghe più famose nel panorama dell’animazione giapponese: Dragon Ball FighterZ, atteso per l’inizio del 2018 su PlayStation 4, Xbox One e PC.
Nonostante la nuova ibrida del colosso di Kyoto manchi all’appello, Tomoko Hiroki (la produttrice del titolo) durante un’intervista rilasciata per Gameblog, un celebre portale francese dedicato al mondo dei videogiochi, ha affermato che la causa non è da ricercare in fantomatiche limitazioni tecniche di Nintendo Switch.
Per avvalorare la sua dichiarazione, ha anche aggiunto che lo studio di sviluppo non ha riscontrato alcun tipo di difficoltà con il porting di Dragon Ball Xenoverse 2. Non è quindi chiaro il motivo che ha spinto la compagnia a questa scelta singolare, dato che il titolo si presta perfettamente alla natura e alle caratteristiche peculiari della nuova ammiraglia della grande N.
Ciò nonostante, la stessa Tomoko Hiroki non esclude un’eventuale versione per Nintendo Switch di Dragon Ball FighterZ, in base all’interesse dimostrato dai fan nei confronti del titolo. A tal proposito, Saiyan Island (celebre portale dedicato alle opere shōnen) ha lanciato su twitter un sorta di “raccolta di firme digitale” per dimostrare a Bandai Namco quanto gli appassionati tengano al porting del gioco.
https://twitter.com/saiyanisland/status/876579867013386241
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