La nascita e il successo de Il professor Layton secondo il presidente di LEVEL-5 Akihiro Hino

Sono tanti i partner di terze parti di Nintendo. Tra questi vi è LEVEL-5, software house che ha dato vita a dei capolarovi sulle console della Casa di Kyoto, come, per esempio, Yo-kai Watch, un titolo basato sugli spiriti del folklore giapponese, e Inazuma Eleven, un GDR calcistico che farà il suo ritorno nel 2017 con Ares no Tenbin (La bilancia di Ares, ndr).

Un’altra saga famosissima della società, e sicuramente la più amata, è quella de Il professor Layton, i cui giochi sono basati sulla risoluzione di enigmi sparsi per la mappa. Il sito Glixel ha avuto modo di intervistare Akihiro Hino, amministratore delegato e presidente di LEVEL-5, riguardo la nascita, il successo della serie e molto altro, a poco più di una settimana dall’uscita di Layton’s Mystery Journey per iOS e Android in tutto il mondo (e Nintendo 3DS in Giappone, versione che arriverà in occidente all’inizio dell’autunno, ndr).

Perché Il professor Layton è stato il primo gioco di LEVEL-5 a essere diventato così famoso in occidente?

Quando abbiamo creato Layton, era rivolto ai consumatori giapponesi. Ma abbiamo preso molti elementi dall’animazione e dai film europei durante lo sviluppo. Abbiamo studiato quelle tavolozze di colori e abbiamo fatto il gioco in quel modo. Per questo motivo è un mondo così fantastico, che si rivolge a persone di culture diverse, e non solo quella giapponese.

Ci sono frustrazioni sul fatto che la serie sia ancora oggi un successo, mentre, almeno negli USA, alcuni vostri JRPG sono rimasti di nicchia?

Quei giochi sono focalizzati per il mercato giapponese, quindi i sentimenti sono quelli. Con Dark Cloud abbiamo cercato di creare un mondo di fantasia totalmente originale, ma Rogue Galaxy era più sul lato realistico, essendo un gioco di fantascienza. Forse, quel tipo di fantasia dava la sensazione che le persone di LEVEL-5 fossero prive di rispetto verso i nostri altri titoli, motivo per cui Rogue Galaxy potrebbe aver avuto meno successo. Ritengo che Layton sia l’esempio perfetto di quel mondo di fantasia che prende vita, cosa che l’ha portato ad avere successo negli anni.

Cosa vi ha condotto all’idea de Il professor Layton?

Abbiamo iniziato a creare la serie oltre 10 anni fa. Ai tempi, i giochi rompicapo erano veramente popolari. C’era un libro, in Giappone, che mi piacque molto, dal titolo Atama no Taisou, traducibile in “Esercizio del cervello”. Volevo fare un gioco ispirandomi a quel libro. Dal momento che vi era già un titolo per Nintendo DS con un nome simile (Brain Training. Akihiro Hino, nella versione originale dell’intervista, traduce il libro Atama no Taisou in “Brain Exercising”, il cui titolo è effettivamente simile a quello del videogioco della Grande N, ndr), ho pensato che un gioco del genere sarebbe stato davvero un successo. Ma siccome il marchio “Brain Exercise” era stato già preso, ho dovuto provare qualcosa di diverso. Ho raggiunto l’autore del libro, Akira Tago, e ho deciso di collaborare con lui a un nuovo gioco con elementi puzzle-solving, ma che avesse anche una storia. Ed ecco com’è nato Layton.

Perché la serie continua a essere un successo anche oggi?

Penso che la ragione principale sia che i giochi de Il professor Layton sono progettati da persone di età diverse. Questo perché, anche se tu non sei un videogiocatore, o non sei bravo nella risoluzione dei rompicapo, ci saranno degli aspetti del gioco che ti piaceranno. Questa è una cosa di cui ci assicuriamo ogni volta.

Cosa rende LEVEL-5 diversa dalle altre software house?

La nostra missione è creare nuove proprietà intellettuali. Ci sforziamo di creare nuove IP ogni anno. Ciò non significa che altri non facciano lo stesso, ma noi puntiamo sulla creatività, piuttosto che sui profitti e sulle entrate. Questo è il nostro vero obiettivo. Anche se le entrate sono comunque buone, naturalmente.

Qual è il motivo, secondo lei, per il quale il nome di LEVEL-5 è sconosciuto a molti giocatori occidentali?

Be’, credo sia giusto dividere l’occidente in due territori per questa domanda. In Nord America, sono d’accordo con te. Non abbiamo avuto un sacco di successo, oltre a Layton. Ma abbiamo avuto un successo incredibile in Europa. Per molti dei nostri giochi, vendiamo più copie nel Vecchio Continente che in Giappone, tra cui Layton stesso. Forse, la serie Dark Cloud è stata più apprezzata in Nord America, ma la maggior parte dei nostri prodotti ha più successo in Giappone. È semplicemente così.

Com’è cambiata LEVEL-5 come compagnia, nel tempo?

Un cambiamento evidente è la dimensione dell’azienda. Sia che misuriate il numero di dipendenti, sia che misuriate quello dei ricavi, siamo cresciuti tremendamente nel corso degli anni. Ma il cambiamento più grande è stato quando abbiamo deciso di uscire dalla nostra zona di comfort dell’essere solo degli sviluppatori, e abbiamo fatto il grande passo per diventare editori. Ottenere le licenze, fare vendite e marketing, e muoversi nell’attività cross-mediale per aiutare le nostre IP con la televisione e i film. La gente non si aspetta che LEVEL-5 faccia queste cose. Abbiamo sviluppato delle capacità in diverse aree dell’intrattenimento che non possiedono molte altre aziende nel settore dei giochi.

Qual è il gioco preferito su cui ha lavorato?

Il mio preferito è sicuramente Il professor Layton. È stato il primo titolo a cui abbiamo lavorato anche come editore, quindi sono riuscito a concentrarmi su ogni minimo dettaglio. Noi tutti abbiamo lavorato così duramente, motivo per cui abbiamo pubblicato il gioco, ed è stato veramente amato. Sul lato del produttore e del consumatore, ha dato i migliori risultati. Questo è l’importante.

Insomma, sembra proprio che Il professor Layton sia stato un vero colpo di genio da parte di Akihiro Hino. E vista l’uscita del nuovo Layton’s Mystery Journey il prossimo 20 luglio, possiamo aspettarci che la serie continuerà ancora per molto tempo.

E voi avete mai giocato a un titolo della serie? Acquisterete il nuovo capitolo su dispositivi mobile, o aspetterete la versione per Nintendo 3DS in autunno?