L’ultimo Electronic Entertainment Expo, una delle più importanti fiere videoludiche del mondo, si è ormai conclusa da quasi due mesi. In quell’occasione il sito web francese Gamekult è riuscito a ottenere un’intervista con Philippe Lavoué, direttore generale di Nintendo France.
Sono stati molti gli argomenti affrontati, dalla diffusione di Nintendo Switch nel territorio francese al futuro della software house.
Anche in Francia il gioiellino ibrido della grande N sta riscuotendo un certo successo, tra marzo e giugno sono state oltre 250.000 le unità vendute e, anche qui, tra i giochi più venduti troviamo The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Mario Kart 8.
Sappiamo già che Nintendo sta lavorando, insieme a molte altre software house, per garantire a Nintendo Switch un maggiore supporto alle terze parti rispetto al suo predecessore. FIFA18, NBA 2K18 e Skyrim sono solo alcuni dei titoli promessi per la nuova console ibrida.
Ci sono ancora molti progetti di cui sono a conoscenza ma che non sono ancora stati annunciati. È importante ricordare che ci sono due dimensioni della comunicazione: la prima è per il pubblico e l’altra è business-to-business. In un mondo così competitivo si sceglie cosa lasciar trapelare e cosa no.
Per quanto riguarda il settore mobile Nintendo sta lavorando assiduamente per garantire la migliore esperienza di gioco possibile.
Abbiamo imparato molto da Pokémon GO, il nostro maggior successo in questo campo, anche se si è trattato di un progetto in collaborazione. Ha consentito di accelerare le vendite come mai prima nel mondo Pokémon. […] Dobbiamo vedere il mercato in maniera meno divisa: gli esperti del digitale ci rimproverano di non essere esperti del digitale, i giocatori fisici ci dicono che il digitale sta divorando tutto ma, d’altra parte, abbiamo osservato che un’applicazione mobile può avere un effetto positivo su tutta la nostra attività e questo nessuno se l’era aspettato. […] Anche Fire Emblem Heroes ha funzionato bene anche se il pubblico è più modesto; i giocatori sono molto impegnati. La nostra forza maggiore è quella di poter sperimentare senza pressione. Naturalmente, non tutto funziona come ci piacerebbe: Super Mario Run ha avuto un successo al di sotto delle nostre aspettative, non siamo stati in grado di adattare il gioco come avremmo voluto. Ma a differenza di altri, quando sbagliamo qualcosa, scegliamo di imparare e correggere. Animal Crossing, per esempio, ha una diffusione incredibile. Un pubblico probabilmente più femminile, un’esperienza diversa. Possiamo provare, possiamo fallire, possiamo sistemare le cose e ricominciare.
Il portavoce di Nintendo si è inoltre espresso sul problema del rifornimento degli amiibo e sul futuro delle fortunate statuette della casa di Kyoto.
Qui in Francia riusciamo a garantire un rifornimento costante di amiibo: per esempio, gli ultimi di Breath of the Wild e i futuri amiibo di Metroid e Super Mario Odyssey. […] A differenza di alcuni prodotti concorrenti sul mercato, la linea amiibo è qui per rimanere. Gli sviluppatori stanno cominciando a capirlo. Prendi le statuette di Splatoon: non vedrai mai un calo di prezzo. Lo stesso vale per Zelda. Nessun dubbio. Ciò di cui avevamo bisogno era proprio che la gente capisse l’associazione che hanno gli amiibo con le meccaniche del videogioco, per andare oltre l’aspetto del semplice collezionismo.
Per chi fosse interessato, qui è possibile leggere l’intervista completa in lingua francese.
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