Redazione
Durante l’E3 2015, Julie Gagnon di Nintendo of Canada ha rilasciato vari commenti riguardo la chat vocale durante i giochi e sulle serializzazioni annuali dei videogiochi.
Sostanzialmente la compagnia non è a favore o contro l’introduzione di nuovi episodi di una serie ogni anno, ma dipende piuttosto dalla scelta compiuta dagli sviluppatori di volta in volta. Questo vale per tutti i franchise, compreso quello dei Pokémon.
“Per quanto riguarda Splatoon, credo sia un gioco così incentrato sul lato visivo da rendere superflua l’implementazione della chat vocale per comunicare con altri giocatori, dal momento che abbiamo le icone su schermo che indicano ad esempio i comandi di restare sul posto o seguire i personaggi”.
“Ci sono molti modi di comunicare nel gioco e, col gamepad e la visuale, è possibile comunque accorgersi se un proprio compagno di squadra si trova nei guai o se vi è una parte della mappa da dover coprire in fretta. Questo è quindi uno di quei casi in cui gli sviluppatori devono decidere, a seconda delle funzioni implementate nel gioco ed il tipo di gioco stesso, se includere o meno la chat vocale”.
La Gagnon continua poi sulla serializzazione annuale dei giochi: “Dipende davvero da ciò che hanno in mente gli sviluppatori per una determinata serie. Spesso si ha a che fare con dei sequel puri di Zelda, mentre ciò che abbiamo presentato oggi con Zelda: Triforce Heroes è qualcosa di completamente diverso, che non rientra nella linea temporale di The Legend of Zelda”.
“Quindi, la discriminante è data dalla proposta degli sviluppatori e su cosa intendono concentrarsi. Suppongo sia una coincidenza che molti dei nostri grandi franchise vengano integrati da nuovi episodi rilasciati in lassi di tempo pressappoco annuali, ma non è ciò che necessariamente vedremo anche per i prossimi anni“.
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