Come sicuramente già saprete, i titoli esclusivi realizzati da Nintendo hanno sempre fatto gola a moltissime aziende videoludiche neofite del settore, e di conseguenza sono stati spesso vittima di numerosi plagi da parte delle stesse.
L’ultima volta che vi abbiamo parlato di copie al limite del legale, era a riguardo del titolo ucraino Draconius GO, un’applicazione mobile che si basa in tutto e per tutto su quella che è la struttura di gioco di Pokémon GO, ricalcando persino un’incredibile somiglianza grafica. Ad oggi tuttavia è stato riscontrato che una compagnia cinese ha intenzione di lanciare nello store di Android, in accordo con un publisher disponibile, un titolo che richiama palesemente Splatoon 2, noto e divertentissimo secondo capitolo dello splattatutto più colorato in circolazione.
La app in questione è chiamata Sepia GO! – e anche in questo caso, una completa mancanza di originalità si fa pietosamente sentire fin dalla premessa del nome. A prescindere dalla strana e riconoscibilissima fusione tra i titoli di Splatoon (o almeno dei simpatici personaggi Calamari, o Inkling in inglese) e di Pokémon GO, la cosa assurdamente imbarazzante è che il gioco è una copia sputata di Splatoon 2, riadattata però in una versione mobile.
Se siete curiosi di vedere questa incredibile, nuovissima e originalissima app cinese, vi lasciamo un video molto esplicativo che sta circolando in rete da un paio di giorni.
Ad ogni modo, facendo qualche ricerca aggiuntiva sul web, sembrerebbe che questo titolo clone non sia esattamente recente, e anzi, su YouTube è persino possibile trovare una serie di gameplay dello stesso gioco (con grafica ancora più simile, se non identica, a quella di Splatoon) probabilmente uscito qualche tempo fa ma rimosso tempestivamente dalla grande N.
Staremo a vedere comunque se, quando e in che modo Nintendo agirà per vie legali contro la compagnia cinese, o chiunque abbia intenzione di mettere in circolazione applicazioni simili e che violano i copyright del colosso nipponico. Per adesso, però, il titolo sembra sia ancora rimasto confinato e “al sicuro” in quel della Cina.
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