Gli azionisti riconfermano Satoru Iwata come presidente di Nintendo!

Durante la 75° assemblea generale e annuale tenuta dalla società Nintendo, svolta la scorsa settimana in Giappone, Satoru Iwata è stato riconfermato come presidente della casa di Kyoto.

Nintendo ha rilasciato alcune informazioni supplementari in merito alla riunione, tra cui le percentuali esatte del voto. Rispetto a quelli dello scorso anno, gli indici di gradimento sono più elevati su tutta la linea, in particolar modo per Genyo Takeda e Shigeru Miyamoto. Sembra, dunque, che gli azionisti siano stati soddisfatti dal comportamento passato di Nintendo, il che non è una grande sorpresa, considerate le rendite realizzate lo scorso anno dalla società.

Di seguito potete notare un confronto fra le percentuali di approvazione delle personalità di riferimento in casa Nintendo, ottenute nel 2014 e nel 2015:

Anno 2014:
Satoru Iwata: 80.64%
Genyo Takeda: 86.80%
Shigeru Miyamoto: 86.81%
Tatsumi Kimishima: 89.11%
Shigeyuki Takahashi: 93.32%
Satoshi Yamato: 93.33%
Susumu Tanaka: 93.33%
Shinya Takahashi: 93.33%
Hirokazu Shinshi: 93.33%
Naoki Mizutani: 94.03%

Anno 2015:
Satoru Iwata: 83.45%
Genyo Takeda: 92.07%
Shigeru Miyamoto: 92.08%
Tatsumi Kimishima: 92.60%
Shigeyuki Takahashi: 94.46%
Satoshi Yamato: 94.46%
Susumu Tanaka: 94.46%
Shinya Takahashi: 94.46%
Hirokazu Shinshi: 94.46%
Naoki Mizutani: 94.52%

Come determinato da parte degli investitori di casa Nintendo, l’indice di gradimento del presidente Satoru Iwata si trova ora al 83.45%, con un incremento del 2,81% rispetto al 80,64% dello scorso anno. Ciò conferma quanto sia grande e in aumento la fiducia che gli azionisti ripongono nell’attuale presidente, che può restare in carica ancora per un po’ di tempo.

Riconfermati anche gli altri nove componenti del Consiglio di Amministrazione, tra cui il direttore generale Shigeru Miyamoto, inventore di Mario. Un ottimo risultato, quindi, per Iwata e Miyamoto, nonostante le recenti polemiche sullo scarso successo iniziale del Nintendo 3DS e della console Wii U. L’enorme fiducia che gli azionisti ripongono in questi due colossi lancia un chiaro segnale di stabilità, e la speranza di ottenere profitti sempre più elevati grazie alla futura collaborazione con terze parti diventa sempre più realizzabile.