Redazione
Recentemente è stato divulgato un documento che spiega come e quanto i dipendenti di Nintendo of America erano tenuti a pagare per i titoli che desideravano portare a casa.
Quante volte abbiamo sentito (o raccontato) la storiella del cugino che “vive in America e lavora per Nintendo“? Il divertente racconto era in grado di lasciare a bocca spalancata tutti gli amici del gruppo, garantendo al cantastorie di turno fama e gloria per il semplice fatto di avere un parente che poteva ottenere gratuitamente tutti i videogiochi che voleva.
Aggiungere infine qualche leggenda metropolitana inventata di sana pianta, donava quell’aria di misticismo in più che permetteva di conquistare definitivamente il giovane pubblico.
Ma siamo proprio sicuri che i dipendenti di Nintendo erano autorizzati a prendere tutti i giochi che volevano senza pagare nulla?
Ovviamente non è così. Chris Bieniek, di Video Game Ephemera, è entrato recentemente in possesso di un documento del 1991 usato dai dipendenti di Nintendo of America per acquistare i titoli direttamente da Nintendo, la quale riservava alcuni sconti ai propri lavoratori.
Zelda e Metroid, per esempio, costavano a un dipendente di Nintendo of America appena $14. Tuttavia Final Fantasy costava più del doppio, $30, e Super Mario Bros. III addirittura $34. All’epoca $30 valevano come $60 di oggi.
Alla fine abbiamo potuto constatare che effettivamente qualche fortunato bambino statunitense deve aver ricevuto dal fantomatico cugino una cartuccia per la propria console preferita.
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