Qualsiasi utente che sia solito effettuare compere direttamente dal Nintendo eShop, o meglio ancora, che sia solito anche effettuare dei pre-ordini di titoli o software, saprà bene che non è possibile né consigliabile avere ripensamenti dopo aver confermato l’eventuale prenotazione. Questo perché, effettivamente, lo shop online di Nintendo non prevede la possibilità di cancellare i pre-ordini, e di conseguenza non prevede nemmeno la possibilità per gli utenti di essere rimborsati.
Proprio in merito a questa politica dell’eShop, recentemente Nintendo è stata accusata di infrangere addirittura la legge europea. A sostenere tale pesante accusa è stato il Consiglio Norvegese sui diritti dei consumatori, che ha infatti inviato una lettera alla compagnia nipponica chiedendo (retoricamente) chiarimenti e delucidazioni su come cancellare i pre-ordini digitali effettuati sullo shop, e di includere eventualmente e tempestivamente un sistema chiaro e di facile fruizione per gli utenti riguardo la cancellazione delle suddette prenotazioni.
Il Consiglio, non a caso, ritiene che Nintendo stia violando le leggi europee, attuando quindi delle pratiche illegali che facciano passare dei semplici pre-ordini come delle vendite vere e proprie, e per le quali non è previsto alcun tipo di rimborso. Nello specifico, queste le parole riportate nella lettera inviata dal Consiglio:
“[Nintendo] afferma chiaramente che tutti i pre-ordini effettuati siano acquisti definitivi. Secondo il diritto di recesso sancito dalla direttiva sui diritti dei consumatori, tali termini però risultano illegali. L’industria videoludica utilizza incentivi come contenuti di gioco esclusivi, o altri premi, per incoraggiare i consumatori a pre-ordinare i titoli. Tuttavia, il pre-ordine potrebbe comportare il pagamento di una importante somma di denaro per un prodotto che potrebbe risultare deludente per il consumatore. […]”La società dichiara chiaramente che tutti gli acquisti sono definitivi, ma secondo il diritto di recesso previsto dalla direttiva sui diritti dei consumatori, tali termini sono illegali: dal momento che il gioco non può essere scaricato e provato, il venditore non può impedire al consumatore di annullare il pre-ordine”.
La casa di Kyoto non è ovviamente rimasta indifferente alla inaspettata accusa, ed ha prontamente risposto affermando che “l’operazione di Nintendo eShop in Europa è pienamente conforme alle leggi europee relative ai diritti legali dei consumatori”.
Stando a come è attualmente la situazione, non è ancora chiaro come procederà il Consiglio Norvegese; entrambi le parti non intendono ovviamente cedere la loro posizione, e probabilmente riceveremo ulteriori aggiornamenti in merito alla faccenda a breve.
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