Appena un paio di giorni fa è stata divulgata un’intervista molto interessante tramite il portale internet di una nota testata britannica, intervista attraverso la quale sono emerse un po’ più di luci in merito ai “segreti professionali” di Nintendo, e in merito alla sua propagandata filosofia che la rende da sempre madre produttrice, in ambito videoludico, di idee eccentriche, geniali e innovative.
A redigere la lunga intervista in questione è stata la testata giornalistica The Guardian. Keith Stuart e Keza McDonald hanno infatti avuto modo di contattare il General Manager di casa Kyoto, Shinya Takahashi, il quale ha confessato qualche dettaglio in più riguardo la strategia di Nintendo nel suo continuo apportare innovazione e originalità nel mercato videoludico.
In buona sostanza, le parole di Takahashi rivelano una certa dose di bonaria ingenuità, soprattutto quando gli si pongono domande riguardo le idee che spingono la compagnia nipponica ad osare così tanto, e in così poco battute direzioni, proponendo al contempo idee sempre così creative e accattivanti.
“Le persone ci chiedono sempre se ci assumiamo rischi di proposito”, rivela il General Manager. “Il fatto è che, secondo noi, non corriamo rischi – semplicemente continuiamo a provare cose nuove. Il pensiero che ci guida è: cosa possiamo fare per sorprendere piacevolmente i giocatori? Ma noi non stiamo cercando l’innovazione in modo consapevole; stiamo piuttosto cercando di trovare dei modi per rendere felici le persone. E il risultato è che arriviamo a cose che altre persone non hanno ancora fatto”.
Takahashi sostiene inoltre che gran parte del successo che Nintendo ha ottenuto nel corso degli anni è dovuto soprattutto dalla struttura omnicomprensiva della sua attività, ovvero quella gestione rimasta sempre in linea con i principi fondatori dell’azienda, e per la quale ogni parte del processo di sviluppo e pubblicazione di console e videogiochi rimane sempre gestita internamente, mai affidata a parti esterne.
“Questo è il vantaggio che abbiamo noi di Nintendo come organizzazione che gestisce la produzione integrata di software e hardware: quando facciamo ricerche per i nostri nuovi sistemi hardware, i nostri sviluppatori di software, i nostri artisti, i nostri programmatori e i nostri ingegneri hardware si riuniscono e pensano a cosa dovremmo mirare. Lo facciamo da molti anni”, aggiunge l’intervistato.
Parte di questo grandissimo successo, però, è legato anche al processo di assunzione peculiare dell’azienda, un processo che pone particolare attenzione alla valorizzazione dei giovani talenti. “Il sistema di assunzione giapponese è diverso da quello delle società occidentali”, spiega Takahashi.
E subito continua: “Tipicamente in Giappone, assumiamo persone che sono appena uscite dall’università. Abbiamo molti giovani che si candidano a Nintendo, e in molti casi i ragazzi che assumiamo sono quelli che capiscono veramente ciò che hanno realizzato durante i loro anni universitari. Se vediamo un artista molto concentrato e determinato […] che ha lavorato a un singolo progetto dall’inizio alla fine del suo percorso di studi – beh, quel tipo di persona ha davvero bisogno di molta determinazione e di buone conoscenze, per riuscire a portare avanti una cosa del genere. E questo è proprio quello che stiamo cercando.”
I nuovi arrivati della compagnia, infatti, non devono essere delle semplici marionette agli ordini dei loro superiori, ma delle efficaci teste pensanti, determinate, creative e originali proprio come l’azienda stessa le preferisce, e il loro giudizio conta tanto quanto quello di un direttore.
“Ci piace che i membri del nostro staff siano il più creativi possibile – e le persone creative non dovrebbero semplicemente ascoltare i loro capi dicendo “Sì signore” o “Sì signora”. Voglio che si chiedano sempre, ‘è questa la direzione giusta?’ “.
Che siano davvero questi i segreti del successo della casa di Kyoto non sta a noi dirlo, ovviamente. Sicuramente la politica che ha sempre contraddistinto l’azienda dagli altri competitori è ciò che ha portato al successo i suoi prodotti, e ciò che ha contribuito a creare la reputazione che permette alla Nintendo difference di brillare positivamente. Nintendo difference che, tra l’altro, è stata ultimamente scombussolata da Nintendo Labo, ultima recente uscita della compagnia già diventata scottante argomento sulla bocca di tutti – o quasi. E sulla quale la grande N sta puntando davvero molto, soprattutto in fatto di pubblicità e promozione a diretto contatto col pubblico.
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