Redazione
Dragon Quest XI: Echi di un’era perduta, già disponibile in Giappone dal 29 luglio 2017 (PS4 e 3DS) e atteso in Italia per il 4 settembre 2018 (PS4 e PC), si prospetta (stando alle recensioni giapponesi) uno dei migliori giochi di ruolo dell’attuale generazione videoludica. Tuttavia, come spesso accade per i grandi multipiattaforma, per i possessori di Nintendo Switch l’attesa a quanto pare sarà purtroppo molto più lunga ed estenuante rispetto alle altre piattaforme… ma perché esattamente?
A rispondere a questa domanda, durante un’intervista rilasciata a Polygon, è Hokuto Okamoto in persona, producer dell’attesissimo titolo:
Ci stiamo ancora lavorando, non posso aggiungere altro.
Polygon ha quindi ribattuto chiedendogli il motivo di un tale indefinito lasso di tempo aggiuntivo per lo sviluppo della versione Switch del gioco, domanda a cui il producer ha risposto con estrema sincerità:
Quando abbiamo annunciato Dragon Quest XI, Switch non era ancora uscita, e per giunta nemmeno il kit per sviluppatori era stato ancora ultimato. Non si conoscevano ancora le specifiche hardware, ma in quel momento pensammo: “Possiamo riuscirci. Possiamo far girare questo gioco su Switch.
Okamoto ha poi aggiunto che restano ancora “svariate cose” di cui il suo team deve occuparsi prima di poter effettivamente lanciare il titolo su Nintendo Switch, e ha inoltre approfittato dell’occasione per invitare Polygon a smetterla di fare pressione su di lui e sul suo staff.
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