Animal Crossing, il famoso simulatore di vita, vide per la prima volta la luce in Giappone con il nome di Animal Forest, su Nintendo 64, il 14 aprile 2001. Già pochi mesi dopo, il 14 dicembre 2001, venne riconvertito per GameCube e ripubblicato. Nel 2002 venne ulteriormente migliorato in modo da renderlo compatibile con l’e-Reader e debuttò negli Stati Uniti con il nome di Animal Crossing. La versione europea, basata su quest’ultima, non è ovviamente compatibile con questa periferica visto che, purtroppo, non è mai arrivata nel nostro continente.
All’interno del gioco è possibile sbloccare dei selezionati titoli per Nintendo Entertainment System da giocare sulla TV o, addirittura, sul GameBoy Advance. Dopo oltre 15 anni dall’uscita un hacker, di nome James Chambers, si è reso conto che la piccola console NES in-game è un vero e proprio emulatore NES perfettamente funzionante con il quale, in teoria, è possibile eseguire qualsiasi ROM NES contenuta nella Memory Card del GameCube.
Quando il personaggio all’interno del titolo utilizza il suo NES in realtà lancia un comando che porta il gioco a cercare una qualsiasi ROM NES compatibile. Chambers è quindi riuscito a sistemare il codice quando è bastato per eseguire vari titoli NES come Mega Man, Pinball o Battletoad.
Chissà che l’idea originaria di Nintendo non fosse proprio quella di rendere in qualche modo i titoli NES giocabili attraverso una Memory Card, come una sorta di Virtual Console?
Se siete particolarmente interessati dal lavoro di James Chambers qui potete trovare tutti i dettagli.
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