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Nintendo ammonisce il CEO della divisione Russia per la sua condotta

Svolta sul caso del CEO di Nintendo of Russia, protagonista di numerosi comportamenti sopra le righe. Nintendo of Europe si pronuncia sul suo futuro.

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   · 2 min lettura Nintendo
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Recentemente, il CEO della divisione Russia di Nintendo, Yasha Haddaji, è finito sotto l’occhio del ciclone per una serie di comportamenti poco professionali denunciati dagli impiegati dell’azienda.

Circa un paio di mesi fa si sono accesi i riflettori sulla vicenda, quando la stampa ha cominciato a riferire diversi episodi significativi. Tra le denunce dei dipendenti di Nintendo Russia spicca soprattutto l’aggressività verbale di Haddaji, che in svariate occasioni avrebbe insultato i membri dello staff delle divisioni russa ed europea, oltre a casi di atteggiamenti lesivi per l’azienda stessa. A ciò si è aggiunta l’accusa, da parte della ex social media manager del gruppo, Miroslava, di aver subito abusi con la richiesta esplicita di ottenere foto provocatorie. Un’inchiesta da parte di Nintendo ha successivamente chiarito l’assenza di abusi da parte del CEO.

Tra gli atteggiamenti discutibili palesati da Haddaji alla fine dello scorso anno, parecchio clamore avevano suscitato le sue intemperanze nel corso di una diretta streaming organizzata durante il Level Up Days, una fiera di tre giorni dedicata al mondo Nintendo. Durante un torneo di Mario Kart 8, il CEO di Nintendo Russia è apparso alle spalle dei commentatori, ignaro di essere in onda, e scagliandosi contro alcuni dipendenti per la gestione della diretta. Il tutto, vien da sé, è stato ampiamente documentato e raccolto in un video di denuncia da parte dei fan, esasperati per la situazione.

Come se non bastasse, Haddaji si è reso protagonista di una serie di politiche di marketing che hanno suscitato il disappunto dei fan, come lo stop alla distribuzione delle espansioni del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon dopo “Luce Proibita”. I giocatori hanno anche lamentato la progressiva diminuzione di titoli Nintendo tradotti in russo, dovuta allo scarso successo di pubblico e quindi, in prima battuta, a un modello di business che sembra non funzionare.

I dipendenti di Nintendo Russia hanno cercato di sottoporre le proprie pessime condizioni di lavoro all’attenzione di Nintendo of Europe. Lo scorso novembre, infatti, la divisione Europa ha aperto un’inchiesta interna analizzando attentamente la situazione di Haddaji: il CEO di Nintendo Russia ha ricevuto un’ammonizione ufficiale, scongiurando quindi il licenziamento. Un provvedimento che, con ogni probabilità, è stato pensato per chiudere con diplomazia un caso spinoso e destinato a far parlare di sé ancora a lungo. Haddaji, dal canto suo, ha reso pubbliche le proprie scuse ufficiali all’intero staff. Questa sorta di riconciliazione (perlomeno tra i due rami dell’azienda) è suggellata dalla promessa, da parte di Nintendo of Europe, di fornire più risorse per migliorare l’esperienza di gioco e ampliare la gamma di prodotti disponibili in Russia.

Staremo a vedere se le scuse basteranno a placare i fan e se, soprattutto, la situazione di Nintendo Russia è destinata a migliorare nel tempo.

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