Maria Enrica
Splatoon è uno dei protagonisti dell’esibizione presente in questi giorni al Victoria and Albert Museum of Arts and Design di Londra. La divisione inglese di Nintendo ha quindi colto l’occasione per intervistare Hisashi Nogami e Shinya Takahashi, rispettivamente il produttore del progetto Splatoon e il capo della sezione software di Nintendo, focalizzandosi proprio sul coloratissimo e originale sparatutto.
L’evento mira a celebrare l’industria dei videogiochi, e l’azienda giapponese vi ha preso parte per mettere in luce alcuni retroscena riguardanti le prime fasi di produzione del titolo, dai primi disegni al prototipo su schermo. Quest’ultimo, visibile nel video che riassume questa visita e l’intervista, mostra una serie di cubi, ribattezzati TOFU, che sparano in direzione di altre figure. Le due personalità di Nintendo concordano nell’avere preferito mettere in mostra le idee e gli elementi che, pur essendo decisamente spogli, hanno costituito la base di Splatoon.
Nogami ammette che lavorare nel mondo dei videogiochi è tanto arduo quanto entusiasmante, e nella creazione di un titolo importante concorrono diverse figure professionali. Anche per questo, dal suo punto di vista, il videogioco è più vicino al mondo dell’ingegneria che a quello dell’arte. Ha affermato:
Sviluppare un gioco è un lavoro difficile e Splatoon 2 non è stata un’eccezione. I giocatori vedono il prodotto finito, con tutte le caratteristiche complete e i dettagli come personaggi e gameplay. In realtà ci sono molte meccaniche e idee che non arrivano al prodotto finale.
I videogiochi sono spesso visti come arte, vicini al modo in cui lo sono i film. Ma per me i videogiochi sono tanto quanto un prodotto di ingegneria. Noi disegniamo un progetto approssimativo e perfezioniamo le parti, una per una, prima di combinarle per completare il gioco.
Nogami e Takahashi si dimostrano ferventi appassionati di questo medium, lavoratori infaticabili attenti ai dettagli, capaci di emozionarsi osservando quanto la loro opera riesca a divertire i videogiocatori.
E voi, cosa ne pensate di questi retroscena?
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