Redazione
Un sondaggio diffuso in occasione della GDC 2019 ha rivelato che il 45% degli sviluppatori è interessato a lavorare su Nintendo Switch, l’ibrida della casa di Kyoto che di recente è stata protagonista di un nuovo Indie Highlights e che, a poco meno di due anni dal suo sbarco sul mercato, dispone già di un parco titoli considerevole.
Questo trend positivo è confermato da una serie generale di andamenti al rialzo. Dalla rilevazione, infatti, è emerso che per il 9% degli sviluppatori Nintendo Switch è l’ultima piattaforma per cui è stato rilasciato il proprio lavoro: si tratta di un aumento del 5% rispetto ai dati dello scorso anno. Altro fattore di estremo interesse è la crescita degli sviluppatori che stanno attualmente lavorando sulla console Nintendo; stiamo parlando del 18% degli intervistati, il 12% in più rispetto alle cifre della GDC 2018. Il 22% dei programmatori di videogiochi, invece, ha pianificato di rilasciare sulla console ibrida il suo prossimo prodotto: vien da sé che buona parte di questi numeri proviene dal mondo indie, che sulla piattaforma di Nintendo sta trovando un ottimo mercato in virtù della versatilità della console e dell’eccezionale riscontro di vendite. In ogni caso si tratta di dati considerevoli, che dimostrano la crescente fiducia degli addetti ai lavori.
Fiducia certamente ben riposta, considerato che il 42,8% di quanti hanno risposto al sondaggio ha affermato di aver venduto meglio su Switch rispetto ad altre piattaforme, a fronte del 37,5% di coloro che hanno ottenuto un risultato sostanzialmente paritario e di un 21,4% che ha distribuito meno copie sulla console di Mario & Company. Da ciò non può che conseguirne, come abbiamo evidenziato in apertura, che il trend degli sviluppatori interessati a lavorare sull’ibrida Nintendo è in aumento: rispetto al 36% dello scorso anno si è registrata una crescita del 9%.
Questi dati numerici raccontano la storia di un prodotto che è riuscito a imporsi nelle scelte dei consumatori non soltanto per il monopolio dei titoli first-party (Pokémon, Zelda, Mario, Splatoon), ma anche – almeno sulla carta – per una crescente fetta di giochi di terze parti, con un occhio di riguardo all’universo in espansione dell’industria indipendente. Il 2019 sarà, verosimilmente, sia un anno di conferme (Yoshi’s Crafted World, la nuova generazione Pokémon e molto altro ancora da scoprire) che di sfide all’orizzonte, con il possibile annuncio delle nuove ammiraglie Sony e Microsoft attese forse per la fine del 2020. La concorrenza è come sempre agguerrita ma, fino a questo momento, i numeri per rispondere colpo su colpo ci sono. Vediamo se queste cifre si trasformeranno in palle di cannone.
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