Luca Fassoni
Negli ultimi giorni la Casa di Kyoto ha tenuto l’abituale incontro con gli investitori, dal quale sono emerse diverse considerazioni estremamente interessanti. Se da un lato si è celebrata l’amatissima Nintendo Switch e si è parlato dei progetti per il futuro, dall’altro si sono toccati anche argomenti più spinosi e delicati.
Tra i temi affrontati spicca quello riguardante la dipendenza da videogiochi, fenomeno tristemente in aumento negli ultimi anni. Shuntaro Furukawa, il Presidente della grande N, ha svelato i piani della società per combattere questa dipendenza, che nel 2018 è stata riconosciuta come una vera e propria malattia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ecco le dichiarazioni di Furukawa in merito al fenomeno, che riguarda tutte le età e coinvolge principalmente i giovanissimi dai 12 ai 16 anni:
Il vero problema non sono i videogiochi in sé, ma la quantità eccessiva di tempo che alcuni giocatori spendono attaccati alle loro console. Noi abbiamo già adottato alcune misure per tenere a bada questo fenomeno, l’ultima delle quali è stata la creazione dell’utilissima app Filtro famiglia per Nintendo Switch.
Grazie a quest’applicazione, i genitori possono monitorare e tenere sotto controllo il tempo di gioco dei loro figli, impostandone un limite massimo. Il prossimo passo da compiere sarà quello di sensibilizzare e rendere più consapevoli i giocatori di tutte le fasce d’età
Questo argomento è emerso perché in Giappone il problema della dipendenza da videogiochi è molto sentito e, se non verranno adottate misure efficaci, potrebbe addirittura diventare una piaga sociale. La Casa di Kyoto ha voluto mandare un messaggio molto chiaro su questo tema delicato, mostrando una spiccata sensibilità anche in un periodo di grandi successi.
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