Nintendo, dopo due anni di contenziosi con la società californiana Quintal Research Group, vince in tribunale una causa per una possibile violazione di brevetto riguardante le famiglie di console portatili Nintendo.
Di questi tempi, in cui escono ogni giorno nuovi dispositivi elettronici, è molto facile che i prodotti si somiglino tra di loro. Per questo è facile trovare migliaia di cause di violazione di brevetti. Tuttavia molte di queste sono ingiustificate, soprattutto quelle riguardanti brevetti che consistono in poche righe di descrizione e disegni molto approssimativi.
Nel 2013, Quintal Research Group decide di aprire un procedimento legale nei confronti della grande N per violazione del brevetto del suo sistema computerizzato. Secondo la società il Game Boy Advance e le famiglie di console Nintendo DS e Nintendo 3DS, infrangevano il loro brevetto depositato nel 2008.
Il brevetto in questione riguarda un “Sistema computerizzato per il reperimento delle informazioni”, descritto così:
Un dispositivo portatile di comunicazione per il recupero rapido di informazioni, avente una forma generalmente rettangolare, con uno schermo disposto su un lato; un telaio con controlli posizionati ergonomicamente, inclusi un paio di tasti nella parte alta dello schermo, di cui almeno uno utilizzato come cursore.
Qualunque dispositivo con schermo e tasti, come anche uno smartphone, potrebbe rientrare nella descrizione.
Immagini del brevetto del sistema computerizzato
La corte di Oakland, in California, presieduta dal giudice Saundra Brown Armstrong, ha deliberato lo scorso 17 luglio che non c’è nessuna violazione di brevetto e che Nintendo è prosciolta da tutte le accuse.
Giudizio prevedibile viste le premesse: il Game Boy Advance e il Nintendo DS sono usciti anni prima rispetto al brevetto di Quintal, la cui descrizione è approssimativa e non corrispondente con le caratteristiche superiori delle console portatili Nintendo.
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