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La Cina riapre le porte al mercato videoludico!

Dopo 15 anni di divieto di vendita dei videogiochi, la Cina riapre le porte al mercato videoludico! Leggi di più su Pokemon Millennium!

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   · 1 min lettura Nintendo
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Una legge cinese sul divieto di vendita e produzione di console nel paese verrà temporaneamente sospesa dopo 15 anni dal suo decreto. Dopo anni di dibattiti, e dopo una fase di apertura iniziale che ha concesso la libera vendita a Shanghai, sarà possibile produrre e vendere console in tutto il territorio cinese se autorizzati dal governo.

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Le ragioni che hanno spinto il Ministero della Cultura a riaprire le porte al mercato videoludico non sono note, anche se si ipotizza che lo scopo sia proporre un’apertura mentale. La legge venne difatti decretata nel 2000 su unanimità di sette ministri, con lo scopo di preservare la cultura dei più piccoli. I consumatori, d’altro canto, continuarono a videogiocare su PC.

borsa Cina

L’indice del mercato cinese è in costante salita: stando agli ultimi dati, nell’ultimo anno è salito del 23% e, secondo gli analisti, potrebbe valere entro la fine dell’anno 22.200.000.000 $.

Il ritorno di Nintendo e Sony dopo 15 anni potrebbe comportare non solo una considerevole espansione a livello economico, ma anche un intervento attivo sul mercato software/hardware pirata sul territorio. I consumatori preferiranno il computer, oppure accoglieranno a braccia aperte il ritorno delle console?

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Cina console divieto Microsoft PC Sony videogiochi

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Non avevo mai visto i giochi della Nintendo in Cina,giocavo o su Pc o su Psp.

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Nella vendita sono d'accordo, nella produzione...........

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Di   

la dittatura cinese ha creato una legge inutile. infatti tutte le console sono già  da anni prodotte in cina, cloni e originali... e personalmente non credo proprio che nessuno abbia portato a casa di nascosto qualcosa, magari pagando qualche tangente.


se poi si guarda al mercato pc (che in cina significa pirateria al 90% visti i limiti di commercializzazione (pirateria in senso buono in questo caso)) si arriva alla conclusione che quella legge serviva solo a fare buon viso davanti all'opinione pubblica, a cattivo gioco.


In pratica finchè la maggioranza dei cinesi pensava "i videogiochi sono dannosi per i bambini" hanno annunciato la loro legge cretina, adesso che non si lamenta più nessuno e anzi quella legge inizia a dar fastidio alla nuova generazione di cinesi l'hanno ritirata temporaneamente (non si sa mai).


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Di   

Concordo con Fenrir: la Cine è un Paese che sta per collassare a causa di tutti i debiti e della corruzione (e non tratta di populismo, ma sono piaghe che la affligono da anni) e questa manovra immagino sia dovuta più che altro per riparare in parte ai danni economici dello Stato immettendo nuove fonti fiscale, invece che un atto di apertura mentale. Anche se ovviamente speriamo ne avrà  di effetti (positivi) su giovini e meno giovini  :stupid:


 


Poi noi siamo solo dei Pokéfanatici, vallo a sapere cosa ha in testa il governo cinese  :magikarp_jump:


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Di   

Il sole 24 ore ha detto che la Cina è un paese sull'orlo di una crisi che potrebbe avere effetti devastanti sul mercato mondiale,con più di un milione di investitori ormai in bancarotta e quotazioni gonfiate,in tre mesi la Cina avrebbe perso il 40 per cento,e questo è un articolo di settimana scorsa,forse tentano questo ingresso perchè soffocati dalle pressioni fiscali

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Di   

C'è fatemi capire, in Cina non vendevano console?? Che tristezza... che leggi stupide... uh la Cina... un paese davvero triste (sotto mille aspetti, non lo dico solo per la news sulle console).

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Di   

No Cina. Continui a non piacermi neanche dopo questa notizia, ma complimenti. ^^