Redazione
C’è chi li ama e c’e anche chi li odia, ma senza dubbio i Joy-Con sono una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda le periferiche di input. Ormai abbiamo imparato a conoscerli nella loro versione definitiva, con i loro pro e i loro contro, come ad esempio le piccole dimensioni per chi ha le mani a misura di Aipom.
Sembra però che Nintendo avesse pensato di sviluppare diverse versioni dei Joy-Con in base ad alcuni brevetti depositati nel 2016 al JPO (Istituto dei Brevetti giapponese). Questi prototipi includono anche versioni inedite degli iconici controller rispetto a quelli presenti in commercio.
Utilizzando gli schemi presenti nei tre brevetti, LetsGoDigital ha sviluppato i render in 3D che ci aiutano a capire le analogie e le differenze tra le diverse versioni.
La prima variante è caratterizzata da dimensioni più generose dei Joy-Con ma rimane invariata la disposizione dei tasti. La seconda è caratterizzata dall’assenza delle levette analogiche, che vengono sostituite da due croci direzionali come quella presente su Nintendo Switch Lite. Questa differenza agli occhi dei giocatori più attempati può ricordare il controller di un’altra console Nintendo: il Virtual Boy.
La terza e ultima variante invece presenta su entrambi i Joy-Con una croce direzionale, una levetta analogica e due tasti. Questa disposizione dei tasti avrebbe sicuramente reso più naturale la fruizione dei titoli NES messi a disposizione tramite il servizio Nintendo Switch Online.
Queste varianti non sono ovviamente in commercio ma sono già state realizzate delle versioni simili. L’HORI Split Pad Pro ricorda molto da vicino la variante del primo brevettomentre l‘HORI Joy-Con d-pad che combina una croce direzionale ad una levetta analogica.
E voi cosa ne pensate? Avreste preferito una di queste tre diverse varianti ai Joy-Con che tutti noi conosciamo?
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