Un anno fa, in Giappone, la notizia che coinvolse un padre e i suoi due figli, fu rilasciata. Nonostante la notizia sia stata pubblicata l’anno scorso, solo adesso è diventata virale, non solo in Giappone.
Il padre in questione, che non sarà nominato per questioni di privacy, fu l’autore di una punizione abbastanza estrema. I propri figli non avrebbero potuto giocare alla propria console durante l’intera settimana, eccetto durante i week end, come regola di casa.
I figli avrebbero dovuto lasciare le proprie Nintendo Switch in una scatola e non avrebbero potuto giocare senza permesso durante quel periodo. Notando che ogni giorno i propri figli sembravano sempre più stanchi, i sospetti del padre crebbero, nonostante le console fossero ancora posizionate nella scatola.
La scoperta di una terza console della Grande N nella camera dei figli, fece imbestialire il padre, che per risposta e per punire i propri figli, ruppe le console. Ma non solo quelle dei figli.
La terza Switch, appartenente a un amico dei due figli, venne distrutta insieme alle altre due, con la soddisfazione del genitore, che aveva individuato il “male” proprio nell’amico. Successivamente, il padre cominciò a dare consigli su come “educare” i propri figli, attirando verso di se una reazione che, sicuramente, non si aspettava.
Le risposte furono commenti negativi, che naturalmente non elogiarono il padre, riconoscendolo come la parte colpevole.
Un anno dopo, con la notizia ormai virale, il padre decide di scusarsi per le sue azioni, ringraziando la gente che lo aveva criticato per i loro consigli e scusandosi anche con il padre dell’amico dei figli, che, inaspettatamente, si scusano a loro volta per la situazione creata. Il padre ha, inoltre, dichiarato di aver portato a riparare le Nintendo Switch distrutte.
Tutto è bene quel che finisce bene. Una reazione sicuramente esagerata, ma risolta nel migliore dei modi.
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