Secondo un recente studio svolto dalla famosa testata Bloomberg, nonostante le smentite di Nintendo, a causa del nuovo coronavirus le scorte di Nintendo Switch potrebbero calare drasticamente anche in Europa e Nord America.
Qualche settimana fa Nintendo, in seguito ad una riunione interna sui risultati finanziari, aveva confermato che la terribile epidemia da coronavirus avrebbe causato pesanti ritardi nella produzione della console ibrida in Cina, paese focolaio dell’infezione.
Sebbene i vertici Nintendo avessero, fin da subito, rassicurato tutti sul fatto che la carenza di produzione non avrebbe influenzato le scorte in Occidente, un recente rapporto di Bloomberg, unito alle dichiarazioni di un portavoce della famosa azienda di Kyoto, suggerisce il contrario.
Secondo le fonti della testata statunitense, la disponibilità limitata di componenti cinesi sta cominciando a incidere sulle linee di assemblaggio in Vietnam, dove vengono assemblate la maggior parte delle console destinate al mercato europeo e americano, rallentandone inevitabilmente la produzione una volta esaurita la fornitura esistente.
In seguito al commento di Bloomberg, un portavoce di Nintendo ha riconosciuto che potrebbero in futuro nascere problemi se il virus continuasse a diffondersi ulteriormente nei prossimi mesi, ma la società è ancora fiduciosa che le proprie azioni statunitensi non saranno colpite in maniera grave:
Attualmente non vediamo alcun impatto rilevante sulla spedizione negli Stati Uniti, ma rimarremo vigili e prenderemo provvedimenti se necessario. È possibile che l’offerta venga influenzata dal virus se essa si diffonderà in maniera prolungata.
Cosa ne pensate? Avremo un ritardo nelle forniture di Nintendo Switch anche qui in Europa?
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