Maria Enrica
Le caratteristiche uniche di Animal Crossing: New Horizons lo rendono un gioco aperto a tante, varie fasce di pubblico delle più disparate età. Bambini, ragazzini e adulti in egual modo si sono immersi nella creazione di una propria isola alla ricerca di un atollo virtuale dove esprimere la propria creatività, divertirsi, andare a caccia di pesci e insetti o invitare i propri amici per stare in compagnia.
A inizio mese, alcuni portavoce di Nintendo hanno partecipato alla CEDEC 2020 (Computer Entertainment Developer Conference), condividendo con il pubblico dei retroscena inediti sulle loro IP. Tra gli illustri ospiti hanno partecipato Aya Kyogoku, direttrice di Animal Crossing New Horizons, insieme a Hisashi Nogami, responsabile dell’intera serie, toccando vari argomenti, come quello riguardante proprio l’età media dei giocatori.
Stando alle statistiche ufficiali della grande N, la fascia demografica maggiormente interessata dall’ultimo capitolo è quella che va dai venti ai trent’anni di età, con una suddivisone sostanzialmente identica fra utenti maschili e femminili. Curioso notare che i giocatori più giovani siano invece relativamente pochi, e su questo punto Nogami immagina che quello specifico gruppo possa diventare più numeroso a ridosso delle vacanze di Natale, momento in cui molti bambini potrebbero trovare il gioco sotto l’albero.
A distanza di mesi dal lancio sul mercato, datato 20 marzo 2020, Animal Crossing: New Horizons continua a ricevere nuove sfide e aggiornamenti e per Kyogoku è proprio questa la chiave del suo successo e della sua attrattiva sui giocatori di tutto il mondo.
FONTE: Nintendo Soup
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