Maria Enrica
Prima di presentare al mondo l’Xbox, Microsoft provò a debuttare nell’industria dei videogiochi in pompa magna, tentando di acquisire Nintendo oltre a Square (oggi Square Enix) e a Midway (Mortal Kombat, NBA Jam). È quanto emerge da un’intervista concessa da Kevin Bachus, uno degli ideatori della console, ai redattori di Bloomberg.
L’ex membro della casa di Redmond ha ricordato che nel 1999 discusse con l’allora CEO dell’azienda, Steve Ballmer, per organizzare un viaggio in Giappone. L’obiettivo previsto era proprio quello di sondare gli animi dei dirigenti in vista di una possibile acquisizione di Nintendo. La trattativa non volse tuttavia a favore di Microsoft, come ha spiegato Bachus:
Steve ci ha fatti incontrare coi rappresentanti di Nintendo per capire se avrebbero potuto prendere in considerazione la possibilità di essere acquisiti. Si sono limitati a ridere a crepapelle. Per farvi un’idea, immaginate di trovarvi per un’ora davanti a qualcuno che ride di te. Ecco, quell’incontro è andato esattamente in questo modo.
A fare eco alle sue parole è stato Bob McBreen, ex Business Development di Microsoft, il quale ha ricordato che nel gennaio del 2001 una delegazione di Nintendo propose un nuovo accordo tra le parti. La volontà della grande N era quella di sviluppare dei giochi per una piattaforma pensata e distribuita proprio da Microsoft.
Come accennato in apertura, dopo quell’episodio l’azienda statunitense bussò prima alla porta di Square, che declinò l’offerta fondendosi invece con Enix nel 2001, poi a quella di Midway, senza riuscire nell’intento.
In circa 20 venti anni il mondo dei videogiochi si è trasformato più e più volte, ma è curioso riflettere a come oggi i due colossi si siano di nuovo incontrati, con titoli a marchio Xbox lanciati anche su Nintendo Switch, come Cuphead, Ori and the Blind Forest, Ori and the Will of the Wisps.
FONTE: Bloomberg
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