Redazione
Lo youtuber stacksmashing mostra in un video come modificare un Game Boy per minare Bitcoin, ma non aspettatevi di diventare ricchi perché il processo durerebbe talmente tanto che non ci sarebbe più anima viva a cui rivenderli.
Stacksmashing mostra il Game Boy, rilasciato sul mercato per la prima volta nel 1989, come qualcosa che vada ben oltre l’oggetto vintage o da collezione e lo reinventa per minare Bitcoin.
La modifica del Game Boy prevede l’utilizzo di un Raspberry Pi Pico, un chip in grado di gestire sensori e progetti hardware, grazie al quale potremmo connettere la console di vecchia generazione a internet tramite il Nintendo Game Link Cable ovviamente anch’esso modificato.
I due strumenti da soli non bastano però, perché funzionano su due voltaggi differenti, il Raspberry Pi Pico a 3,3V e il Nintendo Game Link Cable a 5V.
Lo youtuber risolve questo inconveniente con l’utilizzo di un convertitore di livelli logici bidirezionale dopodiché il Raspberry Pi Pico viene collegato a un PC.
La console di vecchia generazione con il suo processore è riuscita appena a raggiungere 0,8 hash al secondo, briciole in confronto ai 100 terahash al secondo che sono in grado di raggiungere i circuiti integrati (ASIC) progettati appositamente al solo scopo di minare criptovalute.
A esperimento concluso, stacksmashing potrebbe guadagnare qualcosa ma soltanto dal video e non dal Bitcoin che forse non otterrà neanche tra qualche decina di migliaia di anni.
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