Lo scorso 1° aprile, Richard La Ruina, produttore di Super Seducer, ha annunciato che i primi due capitoli del videogioco non approderanno su Nintendo Switch. Il motivo? Il contenuto troppo esplicito. L’autore ha ufficializzato la notizia sul proprio profilo Twitter, dove ha parlato anche dello stato di avanzamento delle trattative con la casa di produzione nipponica.
Nintendo, che si era inizialmente dimostrata disponibile alla pubblicazione del titolo, avrebbe addirittura completato un primo controllo alla ricerca di errori di sistema. Secondo quanto riportato da La Ruina, i contenuti maturi della trama non erano stati ritenuti problematici. Il gioco sarebbe stato pubblicato, a patto di rispettare l’adeguata classificazione per età consigliata e contenuto. La grande N avrebbe però improvvisamente deciso di fare marcia indietro e cancellare completamente il titolo dal catalogo di Nintendo Switch.
Il rifiuto da parte di Nintendo non è però un fulmine a ciel sereno per l’autore. Super Seducer 3, terzo capitolo della serie, era stato recentemente bannato da Steam a causa della “presenza di immagini esplicite di persone reali”. Lo scorso 20 marzo, La Ruina ha spiegato tramite un tweet di aver fatto il possibile per cercare un punto di incontro con Steam. Si era anche reso disponibile per apportare delle modifiche al prodotto. La decisione della piattaforma è stata però irremovibile: La Ruina non potrà né commercializzare il titolo su Steam né ripresentare in futuro delle versioni aggiornate del videogioco.
Dopo il rifiuto di Steam sono arrivati a ruota anche i no di Epic Games e GOG e, ultimo ma non meno importante, quello di Nintendo. L’autore, che aveva accolto con rabbia e amarezza l’annuncio di Steam, ha però dichiarato di non biasimare la grande N per la sua scelta. È infatti consapevole che, di fronte a una controversia di tale portata, fosse inevitabile interrompere tutte le trattative per portare Super Seducer su Nintendo Switch.
Richard La Ruina, che è sia autore che protagonista principale di questo “simulatore realistico di seduzione”, ha imparato a proprie spese cosa può succedere quando non si rispettano le linee guida delle piattaforme videoludiche. La vicenda servirà da monito per lui, che terrà presenti queste direttive per i suoi progetti futuri, ma anche per tutti i creativi che non vogliono vedere il lavoro di anni e anni andare in fumo.
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