Per oltre trent’anni, Takaya Imamura ha lavorato fianco a fianco con Miyamoto nell’enorme azienda Nintendo, appartenente al team di sviluppo di giochi come Star Fox e The Legend of Zelda: Majora’s Mask. Nel gennaio 2021, Imamura ha annunciato su Twitter di aver lasciato il lavoro per insegnare all’università e per dedicarsi a progetti personali.
Il 16 aprile 2021 il creatore è stato intervistato da IGN e, oltre al proprio percorso lavorativo, Imamura ha raccontato del proprio rapporto con Miyamoto e lo ha descritto come “severo“. D’altro canto, da una persona importante e di successo come Miyamoto non ci si può che aspettare rigorosità e serietà nel campo lavorativo. Ma Imamura non vuole far passare il suo ex-capo come “il cattivo“, al contrario: le sue risposte erano accompagnate da una grossa risata.
“Qualcuno che ha raggiunto il suo livello di successo è molto severo. Era severo anche con se stesso. Sono stato molto più debole e più morbido di lui, fino all’ultimo giorno. Ma ovviamente non era solo severo. A volte potrebbe essere più giocoso, e ho anche ricordi di essere stato elogiato da lui.”
-Imamura.
Nella medesima intervista, Imamura ha detto di aver conosciuto il padre di Super Mario nel 1989, dopo aver giocato ad alcuni titoli da lui firmati.
“Sapevo già chi era Miyamoto. Ricordo di aver pensato: ‘Quindi questo ragazzo ha creato Mario, eh? Degno di nota'”
-Imamura.
Poco dopo, ha deciso di fare domanda per entrare nello staff Nintendo, che aveva sede a Kyoto, per aiutare nella progettazione dei pacchetti di gioco e dei libretti di istruzioni. Durante una sessione di formazione per i nuovi dipendenti, ricorda Imamura, Miyamoto entrò improvvisamente nella stanza e disse: “Voi ragazzi lavorerete al Super Nintendo“. Una soddisfazione incredibile per il nuovo assunto.
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