Capcom è un’azienda molto famosa in ambito videoludico e tra i suoi titoli spiccano anche quelli della serie Ace Attorney. Dopo aver pubblicato in passato vari titoli facenti parte della serie in esclusiva orientale su Nintendo 3DS, l’azienda ha deciso di renderli disponibili anche in Occidente su Nintendo Switch localizzandoli in lingua inglese con il nome di The Great Ace Attorney Chronicles.
The Great Ace Attorney Chronicles, in uscita in Occidente il 27 luglio 2021 su PC, Playstation 4 e Nintendo Switch, sarà preordinabile e acquistabile al costo di 39,99€ in formato fisico o digitale sulla console di Nintendo, mentre sulle altre due piattaforme di gioco sarà acquistabile solo in formato digitale. Da una recente intervista rilasciata a Polygon dalla direttrice della localizzazione Janet Hsu, è emerso che il processo di traduzione ha incontrato diverse difficoltà a causa dello stretto legame tra il gioco e la cultura nipponica che lo caratterizza. I traduttori, con l’obiettivo di mantenere il gioco il più fedele possibile a sé stesso e allo stesso tempo di adattarlo al linguaggio Occidentale, si sono trovati ad affrontare un percorso complesso optando infine per utilizzare un inglese britannico che non aprisse alla possibilità per i giocatori di imbattersi in eventuali fraintendimenti grammaticali.
Janet Hsu: Il più grade ostacolo è quello di essere sicuri che i misteri e gli enigmi presenti nel gioco siano risolvibili per un pubblico occidentale. All’inizio di ogni progetto, questa la più grande preoccupazione. A differenze di forme d’intrattenimento meno interattive come libri e film, non è possibile portare a termine un gioco che non si può risolvere. Alcuni enigmi in Ace Attorney si basano su giochi di parole giapponesi o su alcune caratteristiche della cultura nipponica e ciò metterebbe in difficoltà coloro che non conoscono la cultura e la lingua giapponese. Decidere come localizzare qualcosa senza influenzare nulla di importante della trama o della tradizione della serie riuscendo a terminare il lavoro coerentemente è considerebile come l’ostacolo più grande nel lavoro di localizzazione.
La squadra addetta alla localizzazione di The Great Ace Attorney ha dovuto impegnarsi molto anche nell’adattare il materiale tradotto alle scene, alle animazioni, ai dialoghi e ai ritmi dell’azione, l’obiettivo era quello di rendere il risultato finale il più naturale e fedele possibile all’originale, senza creare l’eventuale rischio di generare bug o altri errori nel gioco. Ricreare l’effetto ottenuto nella versione originale in quella tradotta, secondo Janet Hsu, è stata un’impresa monumentale ma ben riuscita, così come è stato difficoltoso portare avanti le sessioni di doppiaggio in studio adattandosi alla pandemia globale tutt’ora in corso.
Janet Hsu: Un altro grande problema è rappresentato dalla grande quantità di programmazione/scripting coinvolta in questo particolare titolo. The Great Ace Attorney aveva l’obiettivo di dare vita a ogni singolo personaggio sfruttando animazioni e riprese dinamiche. In alcuni punti particolari, ciò ha portato a repentini cambiamenti di animazione nel mezzo di ogni linea di dialogo. L’aspetto grafico si discosta da quello presente nei giochi principali della serie, in quanto in questo spin-off sono presenti animazioni di collegamento tra ogni animazione. Visto che non era possibile cambiare o riorganizzare le animazioni dei personaggi, è stato necessario tradurre il gioco nel modo più naturale possibile e, in seguito, adattare la traduzione in modo che ogni animazione potesse verificarsi senza causare bug involontari. Inoltre, nella versione giapponese si è posta molta attenzione attraverso un linguaggio di programmazione/scripting appositamente personalizzato e capace di gestire vari elementi come la velocità di visualizzazione di ogni riga, il come inserire le pause nel testo o gli effetti sonori e quanto farli durare, e anche la velocità con cui le animazioni dovrebbero essere riprodotte per creare un effetto comico. Quindi, il ricreare la sensazione “di essere letti ad alta voce” e l’assicurarsi che il tempismo comico fosse giusto anche nella versione inglese è stato un compito monumentale.
Infine, a causa della pandemia in corso, il riuscire a registrare un doppiaggio in inglese è stato un piccolo miracolo. In qualche modo tutto è andato bene e io non ho altro che ringraziamenti e apprezzamenti per tutti, specialmente per i talentuosi attori che hanno lavorato duramente per riuscire a realizzare il doppiaggio richiesto.
L’obiettivo iniziale è stato comunque raggiunto e il prodotto tradotto è stato ufficializzato come pronto alla distribuzione al pubblico.
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!