Maria Enrica
In coda alla presentazione di Metroid Dread, Nintendo ha rilasciato vari dettagli sulla prossima avventura in esclusiva Nintendo Switch. Nell’anno che segna il trentacinquesimo anniversario della saga, la grande N ha deciso di svelare al mondo un nuovo episodio bidimensionale con Samus Aran.
Il numero “5” che ha fatto capolino a inizio trailer è stato un segno inequivocabile per i fan. Metroid Dread giunge infatti a chiusura della pentalogia iniziata nel 1986 con Metroid – a cui si associa il remake Metroid: Zero Mission – congelata poi con il quarto e finora ultimo capitolo noto, Metroid Fusion. Questo uscì nel 2002 per Game Boy Advance e da allora il futuro della cacciatrice di taglie spaziale sembrò diventare via via più etereo. Annunciato inizialmente nel 2005, Dread è passato attraverso anni di concept scartati dallo storico autore Yoshio Sakamoto, il quale vedeva nel Nintendo DS allora in commercio un limite alle sue idee. Il progetto sparì dai radar e, dopo varie voci di corridoio, è tornato protagonista lo scorso martedì nella cornice dell’E3 2021.
In una recente intervista, Sakamoto ha fornito alcuni retroscena sul titolo previsto per la console ibrida. A differenza di Fusion, più lineare, questo prende spunto da Super Metroid per offrire scenari più aperti. Gli attacchi sono invece mutuati da Metroid: Samus Returns – remake di Metroid II per Nintendo 3DS – integrati a opportunità ludiche inedite. L’illustre portavoce ha confessato che la prima mossa per la realizzazione finale del gioco provenga da Nintendo, avendo proposto a MercurySteam questa speciale collaborazione. Con il team spagnolo, il produttore nipponico ha rivelato di sentirsi “perfettamente in sintonia”.
Sakamoto ha tenuto a sottolineare come Dread sia tanto accessibile per i novizi quanto intrigante per i veterani. Insomma, un buon equilibrio che tecnicamente parlando può realizzarsi grazie all’ammiraglia di Nintendo. Lo sviluppo del gioco ha infatti goduto delle caratteristiche hardware di Switch e promette di girare a 60 fps. Riguardo al futuro dopo Dread, l’autore ha assicurato che, dopo averlo giocato, gli appassionati avranno un’idea precisa del sentiero tracciato. Egli ha dichiarato:
Ciò che questo gioco rappresenta è un po’ una pausa, o una specie di nuovo inizio per qualcos’altro. Nessuno vuole che la serie Metroid finisca e lo sappiamo. Noi stessi non vogliamo questo: vogliamo che la gente sappia che c’è una sorta di nuovo episodio che sta aspettando di entrare in piena produzione. E vogliamo che voi guardiate avanti con quello che faremo dopo, ma non ci sono dettagli da condividere ora.
Parlando infine degli amiibo dedicati a Metroid Dread, la casa di Kyoto ha ufficializzato l’arrivo di quello su Samus e quello su E.M.M.I.. Le due statuine sono vendute in un double pack da 29,99 euro. Sfruttando il primo, si otterrà un incremento della salute permanente di 100 unità, applicabile una sola volta al primo utilizzo. Una volta al giorno sarà possibile anche recuperare tutta l’energia dell’eroina. L’amiibo di E.M.M.I conferisce un aumento permanente della capacità di trasporto dei missili di 10 unità al primo utilizzo – una sola volta. Similmente a quanto accade con Samus, una volta al giorno i giocatori potranno ottenere il recupero completo dei missili in inventario. Ricordiamo che Metroid Dread uscirà l’8 ottobre 2021 su Nintendo Switch.
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