Maria Enrica
Sono passati oltre quattro anni dal lancio di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, eppure l’ultima avventura di Link continua a sorprendere gli appassionati. Se infatti un fan è riuscito ad aprire l’ultimo inaccessibile forziere, un altro ha riesumato un elemento della versione beta poi scartato dal prodotto finale.
A quanto pare, la Hyrule di Zelda Breath of the Wild avrebbe dovuto contare delle acque avvelenate che, al solo contatto, avrebbero potuto danneggiare gli emuli di Link. L’utente noto come Waikuteru su Youtube ha forzato il codice del gioco, portando a galla tale caratteristica sopita.
Come si evince dal video pubblicato nei giorni scorsi, l’acqua velenosa avrebbe avuto un colore violaceo. Era previsto che sia il protagonista sia gli NPC del gioco ricevessero danni toccandola, nonostante il primo potesse nuotarvi dentro come in qualsiasi altro lago. Entrandovi, il giocatore avrebbe perso mezzo cuore ogni mezzo secondo, fino al game over. L’autore del filmato porta svariati esempi di questa meccanica poi rimossa dal gioco finale arrivato per Nintendo Switch e Wii U.
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