Nintendo Switch rischia di essere colpita dalla penuria di chip che sta flagellando l’economia mondiale. In particolare Toshiba ha fatto sapere che per almeno un altro anno le forniture saranno limitate, azzoppando così la produzione di Nintendo Switch per l’ormai imminente stagione natalizia. Il produttore giapponese infatti è uno dei fornitori principali nel mondo, e un suo stop significa compromettere molte linee produttive. Non è un segreto infatti che già PS5 e Xbox abbiano accusato dei grossi ritardi in produzione proprio per questo motivo.
Concretamente si parla di chip utilizzati soprattutto nell’autmotive e nel settore tecnologico che permettono all’apparecchio di funzionare. Questi componenti di alta tecnologia sono prodotti in determinate aree del mondo e solitamente un ordine richiede anche un intero anno per essere evaso dai fornitori. Va da se che per la chiusura della pandemia si sia verificata una frattura fra domanda e produzione, che ha portato i produttori ad accumulare ritardi elefantiaci ora difficili da colmare.
Toshiba dal canto suo pianifica di investire mezzo miliardo di dollari per potenziare la sua produzione entro il 2024, ma i prossimi anni rischiano di essere complessi. Recuperare il ritardo infatti non sarà facile e colossi come Sony e Toyota rischiano di arrancare non poco.
Nintendo aveva ostentato sicurezza, sostenendo di poter resistere alla crisi; tuttavia anche la produzione della grande N aveva rallentato. La notizia del forfait di Toshiba non fa che aggravare la situazione in quanto, come si vede qui, Nintendo ne utilizza i componenti. Sicuramente l’industria videoludica, come molte altre, guardano al futuro con una certa apprensione, sperando in una risoluzione della crisi. Certo è che le feste che si avvicinano saranno tese, e accaparrarsi una console rischia di diventare alquanto complesso.
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