L’ultimo periodo non è stato dei migliori per l’industria videoludica, a causa della scarsità di semiconduttori e altre componenti elettroniche. Anche Nintendo ha dovuto fare i conti con questa situazione: secondo quanto riportato da Nikkei, l’azienda nipponica ha dovuto diminuire la produzione di console Switch del 20% per via della mancanza di chip.
L’obiettivo iniziale di Nintendo per quest’anno era quello di produrre 30 milioni di unità di Switch, circa 2 milioni in più di quelle vendute nel precedente anno fiscale. L’obiettivo è poi sceso a 25,5 milioni e secondo Nikkei scenderà ancora fino a 24 milioni di unità, per un calo totale del 20%. La richiesta di Nintendo Switch è però ancora molto forte; in Giappone, le console della grande N dominano le classifiche, specialmente dopo l’uscita del nuovo modello Switch OLED. È inoltre probabile che la richiesta aumenterà ancora durante il periodo natalizio, come avviene ogni anno.
Nintendo si trova quindi ad affrontare un inevitabile calo di vendite, poiché non può soddisfare del tutto la richiesta di console. Dalla sua uscita fino a giugno di quest’anno (periodo a cui risalgono gli ultimi dati ufficiali), Switch ha comunque venduto più di 89 milioni di copie. La console ibrida è sempre più vicina dal superare le vendite di Wii, che contano 102 milioni di unità.
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